venerdì 17 novembre 2017

Niente Panico




In attesa della seconda parte della “Storia delle donne nel XIX secolo”, che troverete sul blog lunedì, approfitto per fare un po’ di pubblicità al mio romanzo, Niente Panico… concedetemi un momento “narciso” ;-)



Siamo in Italia, alla fine degli anni Sessanta, con le sue rivolte studentesche, le lotte del movimento operaio e la nascita del terrorismo che influenzerà i giovani delle generazioni future. L’uomo sbarca sulla Luna; dai paesi anglosassoni e da Oltralpe giungono nuovi valori, nuovi stili di vita e nuova musica che contribuiscono a innescare importanti trasformazioni nella società. In questo clima di fermento, due giovani e intraprendenti giornaliste, venute a conoscenza di uno scellerato traffico criminale che miete vittime tra bambine e adolescenti, danno inizio a un’indagine che le porterà sulle tracce di un efferato serial killer, travolgendole entrambe, sebbene in modi differenti. Ha così inizio una storia ad “alta tensione” in cui le donne che attraversano il romanzo, tutte esponenti delle diverse sfaccettature dell’universo femminile in un momento storico di costruzione dell’identità sociale femminile, diventano sia grandi protagoniste che testimoni dell’eterno gioco delle maschere umane. Una trama poliziesca che funge da espediente per trascinare il lettore in una lettura capace di attivare riflessioni sulle mille sfumature dell’identità dell’individuo e sul valore del libero arbitrio, oltre che di trasportarlo nei ricordi e nei miti di quello straordinario passaggio epocale.

Dalla quarta di copertina di Niente Panico.


Il romanzo è disponibile anche QUI 

Vi aspetto lunedì, non mancate e buon fine settimana a tutti! :-)  




7 commenti:

  1. Il momento narciso cvi sta tutto, specie perché questo tuo romanzo sembra davvero interessante e tocca anni intensi e difficili.
    Senz'altro farà parte della mia lista dei desideri IBS!
    Baci

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  2. Deve essere stato difficile scriverlo, accidenti, temi piuttosto ardui da affrontare.
    Tutti i miei complimenti, per ora, lo aggiungo alla lunga lista di libri degli amici blogger da leggere e recensire.

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  3. Carissime Francesca e Luana,
    vi ringrazio tantissimo dei vostri bei commenti e della fiducia che mi accordate!
    Ho scritto questo romanzo alcuni anni fa, è il primo e l’unico che finora ho pubblicato (in seguito ne ho scritti altri due, ma non ho ancora deciso se divulgarli o meno), quindi un’opera di esordio, senza dubbio perfettibile e con tutti i limiti del caso.
    Insomma, non aspettatevi un capolavoro: io non sono Sciascia e nemmeno Liala! :D
    Tuttavia, mi premeva raccontare in qualche modo quegli anni tanto intensi e burrascosi che, in un modo o nell’altro, hanno lasciato un segno profondo nella vita di tutti, e sicuramente nella mia.
    Se un giorno vorrete farmi conoscere la vostra opinione a riguardo ne sarei onorata e felicissima, perché penso che qualunque commento e critica aiuti a migliorare e per questo vi ringrazio già fin d’ora! *_*
    Per Luana: la parte più difficile è stata quella della raccolta delle informazioni. Per costruire la trama che avevo in mente era importante inquadrare il periodo da tanti, ma davvero tanti, punti di vista. Per farlo mi sono dovuta documentare molto a lungo, scartabellando i fatti di cronaca del 1969, lo scenario politico, sociale, urbanistico, culturale, entrando persino nel dettaglio del calendario delle programmazioni teatrali, fino a scandagliare i progressi compiuti dal punto di vista medico/scientifico. Tanti di questi elementi sono entrati nel romanzo solo attraverso una veloce pennellata, perché desideravo rappresentarli come semplice corredo (pur essendo, spesso, fondamentali).

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  4. Il romanzo è molto avvincente e lo consiglio a tutti. Anche a me ha fatto venire in mente un periodo difficilissimo della nostra storia patria.

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  5. Grazie di cuore, Cri! Sì, momenti veramente drammatici che hanno aperto ferite profonde.

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  6. Riconosco nel tuo "concedetemi" e nella brevità dell'articolo una ritrosia all'autopromozione che conosco bene... sbaglio? ;)

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  7. Hai fatto centro: se sapessi quanto disagio mi crei promuovere un mio libro!
    Non ho mai avuto problemi a presentare qualsiasi cosa, anche davanti a nutrite platee di persone. Sono quella che generalmente si definisce "una faccia di bronzo".
    Non avverto nemmeno freni a parlare di un mio racconto, in verità.
    Ma quando c'è di mezzo un romanzo che ho scritto, beh, mi sento sempre in difetto.
    È senza dubbio una questione profonda, persino difficile da spiegare e da capire. Si tratta di una sorta di pudore, molto particolare... Se lo hai colto subito, sai benissimo di che si tratta. 😊

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dani.sanguanini@gmail.com