lunedì 5 giugno 2017

«Evelina» 1/10


Si cambia!


Nascita di Venere, particolare del dipinto di Sandro Botticelli, Galleria degli Uffizi, Firenze


Il blog ha cambiato abito (come vi sembra?) e a breve verranno apportate alcune altre piccole modifiche allo scopo di migliorarne la navigazione. Approfitto per ringraziare Cristina Cavaliere del preziosissimo sostegno tecnico!

Ma i cambiamenti non si esauriscono qui! Infatti, inizia oggi una nuova serie di post, che a breve si sposterà dal lunedì al venerdìIn questo modo, raddoppieranno le pubblicazioni settimanali: rimarrà invariata quella del lunedì e ad essa se ne aggiungerà una seconda, il venerdì. Vedremo in seguito come sviluppare meglio questo nuovo spazio. 

Per il momento, se vorrete, vi troverete dentro un mio racconto di qualche anno fa,  parcellizzato in 10 "pillole"Il racconto s'intitola «Evelina».

Agli amici che hanno già letto questa storiella sulle pagine di FB (lo scorso anno o giù di lì), chiedo la cortesia di evitare lo spoiler ;-)

Che altro aggiungere? Mi auguro che la nuova proposta, nel suo insieme, sia di vostro gradimento... e ora, bando alle ciance: aspetto i vostri commenti! :-)

Alla prossima! 


Salvador Dalì, Rose Meditative, 1958, collezione privata



Il giardino di casa Rasini era semplicemente meraviglioso, una collezione botanica di tale ricchezza e bellezza da attirare l’ammirazione di tutto il quartiere: una discreta distesa di verde punteggiata da macchie di colore differente a seconda del tipo di fiore o pianta incontrata con lo sguardo. Vi si trovava di tutto un po’, distribuito sempre con grande sapienza e accortezza cromatica. Insomma, quello spettacolo incantava il passante lasciandolo con il fiato sospeso: dalle rose ai nasturzi, viole, ortensie, dalie, palme, alberi da frutto e di ogni altro genere. Tutto quello splendore, oltre a suscitare incanto, attirava anche qualche invidia, ma del resto le cure e le attenzioni che Evelina Rasini dedicava da decenni al “suo verde” erano senza dubbio di gran lunga superiori, per qualità e quantità, a quelle apportate al parco di qualunque altro vicino. In particolare, andava fiera delle sue rose, più che di qualsiasi altro esemplare, e ai passanti che si fermavano ad ammirarle era solita ripetere una citazione di Oscar Wilde, che aveva sempre avuto a cuore: «Meglio trarre piacere da una rosa che osservarne le radici al microscopio».  
          
Anche l’abitazione dei due coniugi era degna di nota, sebbene la sua capacità di suggestionare il visitatore fosse di altro tipo rispetto al  parco. Si trattava di una villa dallo stile eclettico, che fondeva particolari architettonici tipici del liberty e del neoromanico, con decorazioni che riprendevano motivi medievali e altri più rinascimentali; un edificio inequivocabilmente di prestigio, a tre piani su pianta rettangolare, ma irregolare, dotato di una facciata di mattoni rosa chiaro e finestre con colonne di marmo bianco ad arco, prominenti su ogni lato. Sistemate in diversi punti della parte alta della facciata, sporgevano poi, qua e là, delle curiose teste di drago e di cavallo rivolte l’una verso l’altra, come a guardarsi, e in altri spazi trovavano alloggio alcuni bastoni alati con due serpenti attorcigliati, che rappresentavano lo scettro del dio Hermes. La posizione della dimora, al culmine di un promontorio, oltre a regalarle una vista spettacolare sul mare, la rendeva una piacevole meta di pellegrinaggio da parte dei molti turisti curiosi che si aggiravano per la città.

«E’ arrivato il periodo della piantumazione del nuovo roseto, Giorgio. Per favore, ricordami di passare al consorzio a prendere il composto per aiutare la radicazione»
«Ah, sì? Sei sicura che siamo rimasti senza, cara? Mi sembrava ne avessimo ancora. Andrò prima a controllare nella serra» 
«Uff! Siamo alle solite!» bofonchiò la donna, ridacchiando bonariamente senza lasciarsi scorgere dal marito, che si trovava dentro la voliera intento a somministrare mangime ai suoi svariati e coloratissimi pappagalli. Con calma ed eleganza ripose nell’apposito armadietto la zappa, i guanti da giardinaggio, il largo cappello di paglia adornato da un grande fiocco azzurro, che usava per proteggersi dai primi raggi di sole ed entrò in casa a preparare il tè in attesa della visita del «carissimo Fabio», uno degli uomini più influenti di tutta la regione.

18 commenti:

  1. Per ora mi piace, anche se forse è prematuro esprimere giudizi. Ti seguirò comunque lungo tutto il percorso. Tra l'altro ho in programma anch'io qualcosa del genere per il periodo estivo del blog ^_^
    Ti segnalo solo questa ridondanza, che produce tra l'altro anche un effetto scontro di parole nella frase: In particolare, andava particolarmente fiera delle sue rose,...
    Meglio, secondo me: In particolare andava fiera delle sue rose,...
    Oppure: Andava particolarmente fiera delle sue rose,...

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    1. Uh, grazie mille della segnalazione, Ivano! Ho provveduto a sistemare... mi era sfuggita la ripetizione :D
      Allora, benvenuto a bordo :)) e come ti sembra il restyling grafico della pagina?

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    2. Del restyling mi piace tutto a eccezione del rettangolo in alto con la scritta "L'angolo di Cle" che trovo troppo staccato dal resto e anche troppo contrastante, come soluzione grafica, con i colori morbidi della pagina.

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    3. Eh, il problema è che la penso come te, però non sono in grado di intervenire. Mi ricordo di aver originariamente realizzato in ppt quel logo e di averlo successivamente trasformato in jpeg e incollato. Ora, però, non sono più capace di toglierlo :( Se per caso avessi dei suggerimenti, non lesinarli, ti prego!

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  2. Ma quello che hai descritto, il bastone alato coi due serpenti, non è il caduceo, il bastone di Asclepio, dio della medicina?

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    1. Appunto! Allora perché "lo scettro del dio Hermes"? Non ho capito! :)

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    2. Il Caduceo di Hermes ha due serpenti attorcigliati intorno al legno, il Bastone di esculapio solo uno.

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    3. P.S. Esculapio (che ovviamente andava maiuscolo) = Asclepio.

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  3. Ah...io l'ho letta! Perciò non parlerò, non giudicherò, non spoilerò (come si usa dire adesso) :)
    Per quanto riguarda il restyling - fermo restando che deve piacere a te - intanto mi dispiace che non ci sia più la tua bella foto, poi come già notato da altri, la scritta "L'angolo di Cle" campeggia troppo solitaria e, infine le parole che scorrono sull'immagine non si leggono bene, per lo meno dal mio punto di vista, creano confusione nel testo... Mi sono presa troppe libertà? A presto, cara!

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    1. Sai, Lauretta, anche mio marito aveva fatto le tue stesse osservazioni, e ora, il tuo commento le conferma una a una e inizio a preoccuparmi!!!

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  4. Ciao, grazie mille della citazione! Io non avevo letto il racconto, dato che su Facebook mi sfugge qualsiasi cosa, per cui leggerò qui puntata dopo puntata. :-)

    Per quanto riguarda il blog, ti suggerirei di non "giustificare" il testo in modo che non rimangano buchi all'interno. Ad esempio se guardi nella riga "si sposterà dal lunedì al venerdì. In questo" sono rimasti grandi spazi.

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    1. Grazie, Cri, proverò a mettere in atto il tuo consiglio sulla grafica. Mi fa piacere, invece, che il racconto rappresenti una novità anche per te... anch'io mi sto affacciando sempre meno su fb

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  5. Un bel cambio di rotta, un'intelligente "attesa sospesa" che incuriosisce e intriga. Tecnicamente non sono il top, ma il duplice sfondo è davvero suggestivo, uno scritto, l'altro panoramico. Forse l'unico ravvedimento sta nella tua bella foto mancante e "L'angolo di Cle" che svetta troppo solitario. Mi piace molto l'idea del racconto a puntate perchè instaura un legame profondo con il lettore. Grazie, Clem. La creatività che metti in ogni cosa che fai diventa uno spunto anche per me!

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    1. Grazie, Annamaria! ^_^
      Con il prossimo post proverò a sistemare quel "L'angolo di Cle", che in effetti sembra anche a me troppo distaccato e distonico (speriamo di riuscirci) ed eviterò di giustificare il testo. Son contenta :-) che apprezzi anche tu l'idea del racconto a puntate, che farà un po' l'effetto feuilleton e vecchio stile, ma è comunque "caldo" e (spero) anche coinvolgente. Sulla creatività, mah... diciamo che ci provo ;-)
      Grazie della visita e un grande abbraccio!

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  6. Ok... questa prima parte mi pare proprio stuzzicante per la mia curiosità.
    Oltretutto è scritta con uno stile ottimo. Mi piace!

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    1. Ciao Pat! leggo solo ora il tuo commento, scusa!!! :-) Grazie infinite! *_*

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dani.sanguanini@gmail.com