lunedì 27 febbraio 2017

Mostre da non perdere: Haring, Kandinskij, Modigliani





Bentornati!


Ancora non era capitato di occuparci di mostre all'interno di questo spazio, ma è giunto il momento di cambiare! 

Se deciderete di continuare a leggere il post troverete le mie considerazioni da semplice appassionata d'arte, su alcuni eventi. 

Del resto, con un'offerta tanto ampia e di grande qualità, non mi è stato difficile individuare tre appuntamenti assolutamente da non perdere: ve ne propongo due a Milano e uno a Genova.

La prima rassegna che segnalo è dedicata a un artista che forse non tutti conoscono da vicino, ma le cui icone sono indubbiamente entrate nell'immaginario collettivo di molte generazioni:

  • Keith Haring. About Art, Palazzo Reale, Piazza del Duomo, 12 - Milano, dal 21/02 al 18/06

gli inconfondibili omini di Keith Haring
Ecco alcune mie riflessioni su Haring e la mostra a lui dedicata, attualmente in corso a Palazzo Reale


Definire la produzione di Keith Haring senza una riflessione preliminare su come sia stata generata rischia di essere banalizzante. È importante sapere che la sua opera si nutre di una costellazione di linguaggi appartenenti a epoche diverse, che ciononostante condividono una parte importante del proprio DNA

Grazie a una profonda conoscenza della storia dell'arte, l'artista ha saputo perciò dar vita a una sintesi tra cultura alta e bassa, tra pittura fondata su linee e colore e quella che fa leva sull'analisi linguistica

Haring ha anatomizzato opere estremamente diverse tra loro, le ha confrontate e metabolizzate cogliendone una particolare forma di narrazione, che ha poi fatto sua, trasformandola, plasmandola, fino ad ottenere un alfabeto segnico unico inconfondibile

Dunque, quali linguaggi riusciamo ad intercettare nella sua arte e in questa mostra? 

Tantissimi! 
Una delle maschere di Haring (immagine web)  

Osservando con attenzione i suoi lavori individuiamo codici espressivi antichi (appartenenti all'arte romana imperiale e precolombiana), medievali (con riferimenti a Hieronymus Bosch, o Albrecht Dürer), rinascimentali (con ispirazioni a Michelangelo Buonarroti), gli stili del Novecento (con suggestioni tratte da cubismo, astrattismo, arte concettuale,... attraverso Paul Klee, Picasso, Pollock, Dubuffet, per citarne alcuni), la Pop Art di Andy Warhol, la Urban Art di Jean Michel Basquiat ed anche i cartoons!

Non a caso,  parlando di sé, l'artista diceva"Ogni vero artista lascia formulazioni irrisolte, ricerche interrotte... Io non sono un inizio. Non sono una fine. Sono un anello di una catena"

Haring attinge all'immaginario fantastico di Bosch, ma cita anche
Michelangelo e il suo Giudizio Universale (foto web) 
Aveva dunque una precisa consapevolezza della portata delle proprie idee, rivoluzionarie e lungimiranti, e avvertiva la necessità che altri artisti le portassero avanti, come lui stesso aveva fatto con i suoi predecessori. 

Ciò che più conta, però, è che la sua arte arriva dritta al cuore di un pubblico molto variegato perché racchiude un messaggio potentissimo, in grado di colpire, emozionare e stimolare profonde riflessioni.

Aggiungo ancora qualche nota biografica sostanziale.

La sua produzione si consuma nell'arco di una decina d'anni: forte consumatore di droghe, omosessuale dichiarato, nel 1986 scopre di essere positivo al test del HIV. Poco dopo fonda la Keith Haring Foundation a favore dei bambini malati di AIDS (tuttora attiva). Morirà di AIDS a soli 35 anni, nel 1990


Andy Warhol e Keith Haring
















Inizia a farsi conoscere nel 1983, attraverso audaci interventi nella Subway newyorchese, che gli procurano più di cento denunce per imbrattamento e qualche arresto. Dopo aver attirato l'attenzione di molti fruitori della metropolitana, decide di produrre una serie di pins che diffonderà tra gli estimatori. Le spillette, che riproducono in miniatura le immagini dei suoi tipici bambini a carponi, cani dalla testa rettangolare, cuori radianti,..., si trasformeranno in vere e proprie icone capaci di parlare di lui, anche in sua assenza. Come avrete capito, non si tratta certo del classico artista che si affida alla benevolenza di qualche mecenate, ma di un giovane brillante che si muove in autonomia, tra l'altro girando l'America in autostop per scoprire nuovi artisti con i quali confrontarsi. Tuttavia, va detto che dopo l'incontro con Andy Warhol la sua arte trova il punto di svolta e comincia a volare. E ora veniamo alla mostra... 


Walking in the rain (foto web) è una tela che Haring ha realizzato nel 1986 dopo aver ricevuto conferma dell'esito
positivo del test HIV. Raffigura il mostro mitologico dell'arpia che rapisce le anime per darle in pasto ai mostri
che le divoreranno.  






Haring nell'83 nella metropolitana a N.Y.fonte: web












I curatori hanno scelto di organizzarla sulla base di un percorso archetipico (con un'offerta generosissima che prevede l'accostamento ad opere ispiratrici, tra cui la splendida Femme Nue di Picasso) che, da una parte, recupera la continuità narrativa con l'arte che ha preceduto l'artista, e dall'altra, pone l'accento sulla dimensione politico sociale del suo lavoro. 
Mosso dal desiderio di sensibilizzare l'opinione pubblica su argomenti ancora oggi scottanti, Haring si focalizza su: AIDS, droga, razzismo, alienazione giovanile, discriminazione delle minoranze, arroganza del potere e  minaccia nucleare.

In quest'opera Haring rappresenta l'albero della vita
 (cfr. la Kabbalah e Paul Klee).  immagine dal web 
Consiglio:

Non lasciatevi scappare questa "chicca", correte a visitarla, immergetevi in quei segni arcani, nel tripudio di colori delle sue opere, fatevi stregare dagli ipnotici serpenti-sciamani, dalla lupa-madre, dai cagnolini danzanti, dagli omini radianti,... ne rimarrete incantati.    

Conoscevate già Keith Haring? Cosa ne pensate?   








Vi segnalo altre due proposte molto diverse tra loro, ma entrambe di altissimo livello, che saranno visitabili a partire da marzo: una personale su Kandinskij, ancora una volta a Milano, e una mostra su Modigliani, a Genova.  

  • Kandinskij, il Cavaliere errante. In viaggio verso l’astrazione, MUDEC, via Tortona 56, Milano, dal 15/3 al 02/7

Wassily Kandinsky, 1903, Der Blaue Reiter, Stiftung Sammlung E.G. Bührle, Zurich

Questa si preannuncia come una mostra che desidera mettere in luce due precisi aspetti dell'arte di Wassilij Kandinskij: da una parte, il rapporto tra arte e scienze, dall’altra, la metafora del viaggio come avventura cognitiva.

Il percorso prenderà in esame il periodo che va dagli esordi, fino al 1921, ovvero la fase più intensa e produttiva nella vita artistica di questo autore. 

Qualche nota su Kandinskij:

Per chi non lo sapesse, è proprio nel 1921 che Kandinskij si trasferirà in Germania, dove per una decina d'anni insegnerà al Bauhaus di Weimer, senza far più ritorno in Russia (dove ormai è iniziata una profondissima carestia che porterà alla catastrofe l'intera nazione). Inoltre, dopo l'esperienza alla Bauhaus la sua forma espressiva si modificherà sensibilmente. 

Ma l'opera di Kandinskij è talmente complessa e vasta, che la lettura di uno dei suoi testi, potrebbe risultare utile a guidarci nella comprensione di ciò che andremo a vedere. Si tratta de Lo spirituale nell’arte, scritto da Vasilij Kandinskij nel 1910 e nel quale l'artista sottolinea l'importanza riposta nel rapporto tra musica e pittura. Io l'ho letto tanti anni fa (insieme ad un suo saggio, forse più famoso, Punto, linea e superficie) e devo dire che l'ho trovato stupendo: poetico ed illuminante.  

Qui di seguito ne lascio un breve estratto:

“il più ricco insegnamento viene dalla musica. Salvo poche eccezioni, la musica è già da alcuni secoli l’arte che non usa i suoi mezzi per imitare i fenomeni naturali, ma per esprimere la vita psichica dell’artista e creare la vita dei suoni.


Consiglio:

Una splendida occasione, sia per scoprire (o ritrovare) il lato figurativo di Kandinskij prima che si immergesse nello studio dell'astrattismo (per diventare uno dei pilastri portanti di quel movimento), sia per cogliere l'evoluzione complessiva del suo percorso: segni e colori, che portano in superficie l'interiorità e suonano come strumenti musicali in una irresistibile sinfonia. Serve altro per convincervi? ;-)


Se vi va, tra qualche tempo potremmo confrontare i nostri punti di vista sulle opere esposte. Cosa ne pensate?


Concludiamo il nostro carosello con l'ultima proposta:

  • Modigliani, Palazzo Ducale, Piazza Matteotti, 9 – Genova, dal 16/03 al 16/07

Amedeo Modigliani, Elvira con colletto bianco, 1918- Pinacothèque de Paris/
Fabrice Gousset

Una trentina di dipinti provenienti da importanti musei e prestigiose collezioni private, viene offerta in visione in una mostra che si propone di illustrare il percorso creativo svolto da Amedeo Modigliani nella Parigi del primo Novecento.

All’interno dell’appartamento del Doge di Palazzo Ducale sarà dunque possibile ammirare l’opera del pittore divenuto  famoso in tutto il mondo per i suoi soggetti dal collo affusolato. 

Oltre ai ritratti, nei quali Modì ha immortalato colleghi pittori, letterati, intellettuali, amici intimi, saranno esposti disegni d'ispirazione teatrale, una straordinaria sequenza di Nudi, acquarelli e tempere.


Qualche nota su Modigliani:

Modigliani, più di chiunque altro, ha impersonato il mito dell’artista maledetto: arrivato a Parigi nel 1906 perché convinto che quello sarebbe stato l’unico luogo in cui avrebbe potuto salvare il suo sogno, muore per tubercolosi e completamente in miseria a soli 35 anni, nel gennaio del 1920. Alla notizia della sua scomparsa la compagna, Jeanne Hébuterne, incinta e prossima al parto, si suicida gettandosi nel vuoto. Pare fosse bellissimo, timido e insopportabile. 

Amico di Chagall, Picasso, Apollinaire e Utrillo (con il quale ebbe più di un alterco violento), è stato descritto come un pittore che disegnava con l’anima, prima ancora che con le mani. 

Consiglio:

Una mostra che promette di avvicinare il visitatore alla vita dell'artista, piena di passione, genio e malinconia, attraverso uno scrupoloso saggio della sua opera, non meno struggente quanto inafferrabile: già solo per questo vale sicuramente una visita! 




Aspetto i vostri commenti: buona continuazione e arrivederci al prossimo appuntamento!


:-)

martedì 21 febbraio 2017

I Tarocchi classici: il simbolismo dei numeri 4/30







Ben ritrovati! 


Sono stata assente un po’ ovunque negli ultimi tempi e... insomma perdonatemi, se vi riesce :-)


Eccoci qui con il nostro quarto appuntamento dedicato al mondo dei Tarocchi e in quest’occasione ci occuperemo del simbolismo dei numeri.


Asso di Bastoni, mazzo Visconteo, Bonifacio Bembo


Vi ricordo che stiamo parlando dei cinquantasei Arcani Minori, che a loro volta si dividono in due serie: la prima, è composta di quaranta carte numerate (che vanno da uno a dieci); la seconda, comprende sedici carte con le figure (fanti, regine, re e cavalieri).

Ecco gli Arcani Minori: in basso i numeri, in alto le figure


Ma per usare il mazzo dobbiamo necessariamente scoprire e integrare la numerologia originale secondo cui si organizzano i Tarocchi. Come fare? La chiave di lettura si trova osservando minuziosamente l’intero mazzo (tutte le lame: arcani maggiori e arcani minori). Tuttavia, dovendo semplificare, vi chiedo fiducia: dovrete accontentarvi della mia parola, oppure potrete sfogliare libri su libri finché troverete... la stessa informazione ;-)

Posto che mi vogliate credere, sappiate che tutti gli indizi suggeriscono una numerologia decimale

Questa sequenza di numeri che va da 1 a 10 può essere paragonata a un seme "che germoglia per dare origine a una pianta, che a sua volta darà un bocciolo, un fiore che si trasformerà in frutto, fino a produrre un albero. Poi il frutto cadrà, liberando il seme che ritornerà alla terra, e il processo ricomincerà daccapo".

Dunque, ogni grado della numerologia è chiamato ad evolvere nel grado successivo. Allo stesso modo questi dieci gradi rappresentano la dinamica di diverse energie.

Per riassumere: il criterio numerologico secondo il quale sono organizzati i Tarocchi poggia sull’evoluzione dall’1 al 10, che va immaginata in perenne mutamento, come il ciclo delle stagioni.

A questo punto analizziamo i singoli gradi degli arcani minori numerali.

Iniziamo per gradi: dall’1 al 10. 

Per ciascun numero troverete una sintesi di indicazioni (per me le migliori), seguite da una rassegna seme per seme e immancabilmente dal significato negativo (NB: nei Tarocchi Marsigliesi alcuni semi vengono rappresentati in modo identico, sia dritti che rovesciati: il significato negativo dipende dall’accostamento alle carte vicine) 



gli Assi rappresentano l'1 e l'1 simboleggia l'inizio



L’1, corrisponde all’Asso: è la totalità in potenza. È un seme, un inizio, un potenziale in cui tutto è ancora allo stato embrionale, in prospettiva. Siccome negli Assi il seme occupa tutto lo spazio della carta, esso va inteso come un immenso potenziale che sta per essere messo in pratica. L’1 trova corrispondenza nell’arcano de il Mago (Bagatto), giovane principiante, pieno di potenzialità, ma ancora in dubbio su cosa scegliere. Giusto per recuperare un minimo di informazioni della puntata precedente, vi ricordo che le Spade sono connesse all’intelletto, le Coppe al centro emozionale, i Denari al centro materiale, i Bastoni al centro energetico, soprattutto sessuale.

Asso di Spade: ciò che pensiamo può diventare realtà. L’Asso di Spade può significare una vittoria ottenuta con l’astuzia, con l’intelligenza, la determinazione, il discernimento. Si è nelle condizioni di prendere posizione e decidere. In negativo: evoca l’aggressività, soprattutto verbale, l’arroganza, il rifiuto della materia.

Asso di Coppe: infinite possibilità di amare o odiare. Simboleggia tutti i sentimenti in potenza, tutte le possibilità del cuore. È anche la base della comunicazione, del senso religioso, del sentirsi uniti agli altri. In negativo: ci parla di sofferenza, gelosia, rancore, mancanza di affetto o un affetto soffocante, una richiesta mai esaudita

Asso di Denari: salute, denaro, casa, lavoro. È la carta che ci orienta  verso gli aspetti concreti della nostra vita. In negativo: problemi finanziari, preoccupazioni legate alle finanze, malattia, miseria, denutrizione. 

Asso di Bastoni: energia sessuale e creativa in potenza. Si possiedono tutti i mezzi per superare le difficoltà e condurre a termine un progetto. La carta è molto potente e annulla i presagi negativi delle carte vicine. Ci si può sorprendere di possedere una creatività inaspettata in un campo sconosciuto. In negativo: blocco creativo, problemi sessuali, carenza energetica, ottusità, brutalità, violenza, abuso di potere.

Il pericolo dell’1 è di non muovere il primo passo nella realtà


il 2 rappresenta l'accumulo
Con il 2 ci troviamo in uno stato ricettivo, nel quale vengono accumulate forze, desideri, idee, sentimenti, per prepararsi all’azione. Il 2 parla, dunque, di accumulo, suggerisce l’idea di coppia, indica un’associazione, ma non esclude il rischio di un contrasto tra due diversi modi di essere, quindi può alludere alla lotta o alla rivalità. Il seme, in seguito ci svelerà la natura di questo accumulo e/o contrapposizione. Il 2 viene a rappresentare La Papessa: può simboleggiare una riserva, una promessa, ma la materia è ancora inerte. La Papessa guarda a sinistra, verso il passato.

Due di Spade: accumulo di pensieri. Visioni oniriche senza azione e senza struttura mentale. L’accumulo nel fiore fa riferimento al sogno. Esistono grandi potenzialità mentali, ma manca esperienza. La mente è in attesa di un’azione. C’è il rischio di volersi occupare di tutto e di non riuscire a concludere nulla. In negativo: evoca una mente pigra, il pessimismo, una tendenza a guardare ogni cosa in chiave dualistica che paralizza i pensieri. C’è poca concentrazione e tutto sfugge al controllo.

Due di Coppe: non so cosa sia l’amore, ma mi preparo. Ci parla di un accumulo di sogni amorosi: si ha sete di amare e di essere amati, magari dopo un lungo periodo di solitudine. L’altro non è ancora comparso a rallegrare le giornate, ci si ritrova ancora chiusi a sognare qualcuno che non si conosce. Per aggrapparsi a qualcosa si tende alla famiglia. In questa carta nasce il mito dell’anima gemella. Nonostante ci si prepari all’amore si hanno ancora molte resistenze, molte riserve. In negativo: immaturità, affettività prigioniera dei legami familiari, paura dell’impegno, passività e disunione di coppia, fantasie infantili.

Due di Denari: un contratto in preparazione, non ancora firmato.Può riferirsi ad un progetto finanziario, ad una casa, al desiderio di mettere su famiglia, o di associarsi per concludere un affare. Il fisico è a riposo, si stanno recuperando le forze. In negativo: problemi di natura economica, scarsità di mezzi e risorse, pigrizia, inedia, tendenze suicide.

Due di Bastoni: accumulo di energia sessuale. La carta allude a un potenziale creativo in latenza. In negativo: sensazione di blocco, tabù, dubbi sulle proprie capacità, disturbi mentali.

Il rischio del 2 è marcire senza entrare in azione


il 3 corrisponde  a una esplosione vitale
Il 3 è il primo numero dinamico della serie, ma allude a una situazione ancora molto fluida. Lo si potrebbe paragonare ad un primo amore adolescenziale che racchiude una esplosione di creatività, ma priva di esperienza e quindi ancora priva di finalità precise. Per alcuni è sinonimo di fecondazione e di esplosione vitale. Il 3 viene associato alla Imperatrice e suggerisce una germinazione.

Tre di Spade: forte attività mentale, rischio di fanatismo. È una carta che parla di entusiasmo di fronte alle idee, che può coniugarsi con la passione per gli studi o la lettura. Tuttavia, l’intelletto è ancora immaturo e non riesce a distinguere tra credere e sapere. Di solito la carta si lega a una persona giovane, appunto, ancora immatura, facilmente prossima ad un esame. In negativo: ostinazione, incapacità di andare oltre l’apparenza, dispersione e, talvolta, mancanza di determinazione.

Tre di Coppe: primo amore romantico. Il primo amore sboccia portandosi appresso l’inesperienza e la tendenza all’idealizzazione. Di solito fa riferimento ad un amore non consumato, magari non libero. La carta parla anche dell’adorazione di una madre per il proprio figlio. È una lama che indica l’estasi del sentimento, o una riscoperta dell’amore che può avvenire a qualsiasi età. In negativo: apatia, eccessiva idealizzazione, delirio, fissazioni su una persona che non corrisponde. 

Tre di Denari: nuovo lavoro, ristrutturazione di una casa, primo giorno dopo un intervento, prima volta che accade qualcosa. Un investimento sta cominciando a dare frutti. Ma la carta parla anche di fecondazione di un embrione, quindi annuncia una nascita che ancora è all’orizzonte. Su un versante più prosaico indica il lancio di una nuova attività o di un nuovo prodotto al buio, cioè senza sapere se incontrerà favore. Oppure può fare riferimento ad un intervento dal risultato incerto. In negativo: l'arcano è molto pesante e indica aborti indesiderati, fiaschi negli affari, perdite, il corpo che si trova allo strenuo delle forze.

Tre di Bastoni: il primo piacere, la prima creazione. La carta parla di impulsività, di esuberanza, di giovinezza, di vigore senza obiettivi. C’è voglia di fare e c’è forza. In negativo: inconcludenza, fallimento, eccessi di vaio tipo, esibizionismo.

Pericolo del 3: buttarsi a fare qualunque cosa e rimanere delusi


il 4 parla di concretetizzazione

Con il 4 si arriva alla stabilità, suggerita anche dalla disposizione equilibrata dei simboli nella carta. È la perfezione del quadrato: indica padronanza della vita materiale, chiarezza di idee, tranquillità emozionale. Per alcuni è sinonimo di sviluppo e maturazione, per altri allude alla concretizzazione. È associato a L’Imperatore, persona che regna serena e sa di poter contare su ciò che ha.

Quattro di Spade: metodo, sistema di pensiero che consente di capire il mondo. È una lama che si collega ad una certa maturità intellettuale. Fa riferimento ad una persona che, anche se versata più alla praticità, che alla teoria, riesce a trovare soluzioni utili, capaci di riverberarsi positivamente nella realtà. Ci parla anche di un certo conservatorismo. In negativo: fa riferimento all’ottundimento mentale, a una persona prigioniera di preconcetti, ma anche di teorie non esperite personalmente. Nel peggiore dei casi fa riferimento a un tiranno.

Quattro di Coppe: stabilità emozionale, con rischio di seduzione imprevista. La carta parla di un amore stabile e solido, il genere di amore con cui si gettano le basi per creare una famiglia.  Ma può anche trasformarsi in una ricerca di qualcuno che dia sicurezza. In negativo: insicurezza, mancanza di libertà, sensazione di vivere in gabbia, eccessivo materialismo nel rapporto di coppia, incomprensioni.


Quattro di Denari: buona salute, buone entrate economiche, solidità degli affari. Simboleggia la vita e il continuo ricambio delle cellule. Allo stesso tempo, ci parla di focolare e di costante rinnovamento a tutti i livelli. In negativo: immobilità, prigionia intesa come coercizione in carcere, lavoro frustrante, disoccupazione, individui chiusi in se stessi.


Quattro di Bastoni: regolarità a rischio di routine. È la carta che vorrebbe veder uscire ogni artista, quella che preannuncia il suo successo nel mondo. La carta rimanda a una persona che vive dei proventi della sua creatività, ma il rischio è di cadere nella routine. In negativo: noia, monotonia, insoddisfazioni su vari livelli, sete di potere e rabbia, contrasti con le autorità, disistima.

Pericolo del 4: arrestarsi senza progredire



il 5 simboleggia un ponte verso qualcosa di nuovo
Il 5 è un numero di passaggio, che dalla concretezza muove verso l’ideale. Il 5 è il nuovo punto di vista, il nuovo sguardo, contiene in sé il germe della dinamicità, ma non l’azione, che è ancora trattenuta dalla staticità. Con il 5 viene sconvolta la stabilità del 4 e ci si prospetta davanti un ponte, che può essere un imprevisto o un’avventura. Per alcuni il 5 corrisponde al gesto del saggio che indica la luna con il dito. Quando esce il 5 significa che si apre un nuovo contatto, per cui è previsto un nuovo sviluppo. Si associa a Il Papa, figura che funge da intermediario tra Terra e Cielo.

Cinque di Spade: una nuova conoscenza si profila all’orizzonte. Qui si osserva l’affacciarsi di un nuovo punto di vista. Grazie ad esso si potrebbe ricominciare uno studio, precedentemente abbandonato, proseguire in una specializzazione. Con questo nuovo modo di vedere, che non obbliga ad abbandonare le proprie convinzioni, si affronta sia il mondo che ci circonda, sia il mondo interiore. In negativo: si assiste alla discordanza tra materia e spirito, all’insorgere di ipocrisia, o di atteggiamenti opachi e fraudolenti.  

Cinque di Coppe: amore ideale e fanatismo affettivo. Più che di amore, qui si parla di fede, di ricerca di soluzioni per l’umanità. In negativo: fanatismo, fiducia cieca, squilibrio, mancanza di fede e di fiducia in se stessi, delusioni profonde.

Cinque di Denari: ci si affaccia a una nuova materia, coscienza, impresa, corso… Può fare riferimento all’ambiente, soprattutto ai sentimenti ambientalisti, a individui rispettosi dell’ambiente, del corpo. Non ci si concentra solo sull’aspetto esteriore, ma sui bisogni più profondi. In negativo, però la carta parla di rivoltamento della fortuna, di abuso di alcol o droga, di scivoloni, di cattivi consiglieri, di truffatori, di persone senza scrupolo che desiderano guadagnare sulle spalle degli altri.

Cinque di Bastoni: compare un desiderio. Ci si sente attratti da ciò che non si conosce, siano esse persone, oggetti, lavori, pratiche. Questo tipo di attrazione è anche quella avvertita dallo sciamano, santo o maestro, che intende sfidarsi oltre il proprio limite per aiutare l’altro a guarire. In negativo: perversione, conflitti interiori anche pesanti, non si accetta di dover evolvere. 

Pericolo del 5: menzogna, tradimento, truffa, parlare e non agire


il 6 indica sempre una forte attrazione verso idee, oggetti, persone, ...

Il 6 parla della prima volta in cui facciamo quello che vogliamo sotto tutti gli aspetti. Quando esce il 6 significa che, al di là dei bisogni materiali, decidiamo di osare, scegliamo di spingerci a fare ciò che ci piace. Ancora l’azione non è compiuta, ma esiste una forte attrazione verso qualcosa o qualcuno (lo diranno le carte vicine). Nelle Coppe rappresenta l’incontro con l’anima gemella. Nei Bastoni allude a grandi piaceri. Per alcuni, infatti, rappresenta anche la lotta per liberarsi dai vincoli. Il 6 rappresenta l’arcano degli Innamorato: un arcano che parla di attesa e di desideri, così come allude alla scelta, al trovarsi esitanti di fronte ad un bivio. C’è anche un forte rischio di abbandonarsi all’autocompiacimento, alla perdita di creatività.

Sei di Spade: gioia del pensare. Qui ci si concede la gioia della bellezza delle idee, la raffinatezza di inseguire una sfumatura. Si ama ciò che si dice e ciò che si pensa. La solitudine viene accettata perché si riesce finalmente ad accogliere la propria individualità e i propri confini. Anche la poesia prende vita dal Sei di Spade. Questa carta indica che si riuscirà a stabilire un dialogo efficace e premiante con una persona, perché finalmente la si conosce davvero. In negativo: si passa al narcisismo, ci si crogiola nel volersi vedere perfetti, quando in realtà non si ha nessuna fiducia in se stessi.



Sei di Coppe: incontro con anima gemella, amore come specchio. Accettazione di sé, capacità di entrare in contatto con l’amore universale, divino. Segnala l’incontro con una persona con la quale si starà molto bene, una persona che corrisponde gli affetti ed è in sintonia su tutta la linea. In negativo: egoismo, isolamento, riottosità, egocentrismo esagerato, disprezzo per gli altri, tendenza ad indulgere troppo verso se stessi.

Sei di Denari: piacere della prosperità. Qui si parla di generosità verso se stessi, di piacere fisico, di godimento del denaro, del senso del bello e della sensualità. Il Sei di Denari esalta la bellezza del mondo e invita all’ottimismo. In negativo: si trascura l’essere per l’apparire, si tende all’avarizia, oppure si fugge dal denaro credendolo fonte di sofferenza, al contrario ci si illude che solo il denaro porterà felicità.  

Sei di Bastoni: piacere creativo e sessuale. Ci si sente bene con se stessi, si è felici delle scelte operate, ci si ritrova, magari dopo un lungo periodo di smarrimento. In negativo: ci si compiace di ciò che si è già fatto e non si procede oltre. Inoltre, si segnala tendenza alla tristezza e incapacità ad approcciare il piacere.

Rischio del 6: irrigidirsi in sistemi rodati, diventare narcisisti, distaccarsi dal mondo


il 7 rappresenta l'azione, i viaggi, gli spostamenti
Nel 7 l’attrazione già presente nel 6 si trasforma in azione, molto più matura e intensa rispetto all’azione rappresentata dal 3, in quanto poggia sull’esperienza di tutti i gradi anteriori. Quindi si tratta di un’azione che si pone un obiettivo. Il 7 ci parla di una situazione in movimento. È la mente che attiva la materia. Infatti, viene abbinata a Il Carro: spirito e materia si uniscono per dar vita ad un’azione, che per realizzarsi in modo perfetto dovrà passare nell’8.


Sette di Spade: il pensiero diventa ricettivo. La mente diventa estremamente ricettiva. La meditazione esce dai soliti recinti e si orienta verso i bisogni del mondo. La mente è pacificata e si mette volentieri al servizio dell’altro. Si riesce a oltrepassare il limite dell’egoismo, astraendosi fino ad annullarsi, per dare il meglio. In negativo: la conoscenza viene usata con cinismo per il raggiungimento di obiettivi poco nobili. Si tende alla maldicenza, alle calunnie, alle idee distruttive.

Sette di Coppe: si agisce con amore nel mondo, opere umanitarie. Amore consapevole, umanesimo, voglia di dare solidarietà al prossimo. In negativo: ci si sente volubili e sottomessi all’andamento di chi ci sta accanto, per cui non si sarà felici se l’altro non lo è, oppure si tenderà ad essere ripiegati su se stessi, oppure tendenti alla tristezza e all’insoddisfazione perenne. 



Sette di Denari: lo spirito si fa materia e la materia si fa spirito, opera alchemica. Il denaro muovendosi produce ricchezza. È il denaro che favorisce il progresso dell’umanità, quello che si può e si deve investire nella ricerca, nell’informazione. La carta parla di generosità intelligente, di successo. In negativo: voracità economica, cinismo, sfruttamento.


Sette di Bastoni: grande creatività e dedizione al prossimo. Successo, riuscita grazie alla fiducia in sé e anche grazie all’aiuto offerto da altri. Si è così carichi di energia creativa che la si distribuisce agli altri senza timore di perdere qualcosa. Il Sette di Bastoni parla anche di dono, di regali, di offerte e di proposte allettanti. In negativo: al rovescio la carta diventa tremenda: dittatura, abusi, sadismo, desiderio di avvilire l’altro, schiavitù.

Rischio del 7: se la tua energia viene impiegata male, diventa distruttiva


l'8 parla di perfezione raggiunta di progetti che si sono realizzati

L’8 è il doppio di 4, che rappresenta la perfezione del quadrato, per cui l'8 ci parla di un nuovo piano di realizzazione, più precisamente suggerisce la necessità di passare attraverso una trasformazione. Può essere paragonato all’arcano della Giustizia, che porta con sé la spada e la bilancia: non c’è nulla da togliere o da aggiungere. indica equilibrio tra bene e male, luce e ombra. nel Buddismo l'8 rappresenta la via da percorrere. Alcuni associano l’8 alla morte, ma un eventuale significato malefico può derivare solo dalla posizione della carta nel gioco. L’8 è trasformazione.


Otto di Spade: chiarimenti, spiegazioni, raggiungimento del vuoto mentale per chi medita, critiche, eccesso di responsabilità. Si è raggiunta ormai una capacità di concentrazione profonda. Si individua con facilità la soluzione di problemi che affliggevano da tempo. Ci si sente vicini ad essere illuminati. In negativo: si parla di blocco mentale e di malattie neurodegenerative, altrimenti la carta fa riferimento alla paura del vuoto e a situazioni che stupiscono.


Otto di Coppe: pudore nei sentimenti, timidità, buone opportunità negli affari. La carta indica che si è raggiunta la pienezza e questo spinge a guardare ogni cosa con amore. Tuttavia, in negativo troviamo: incapacità di amare, insoddisfazione costante, mancanza di autostima. 


Otto di Denari: idee sulla realizzazione di progetti, possibilità di carriera, ottima situazione economica. Abbondanza, ricchezza, buona salute, famiglia comprensiva e affettiva, armonia, energia. In negativo: fatalità, mancanza di equilibrio.



Otto di Bastoni: si riferisce all’energia, quindi fa riferimento alla campagna, alla magia, al desiderio di creare qualcosa. La concentrazione è al massimo, di conseguenza si raggiunge l’apice della creatività, non si avverte lo sforzo, ci si sente infaticabili. In negativo: paralisi, sospensione, blocco, assenza totale di energia.

Pericolo dell’8: se non si vuol cambiare una situazione perfetta si rischia di cadere nella rigidità.  


il 9 
Il 9 fa preciso riferimento alla crisi, perché l’unica evoluzione alla perfezione è entrare in crisi, per favorire il passaggio verso l’ignoto della fine del ciclo. È come il bambino giunto al nono mese di gestazione: deve nascere, abbandonare la perfezione per mettersi in moto, anche se non sa ancora verso quale direzione. Corrisponde all’iniziato, alla ricerca spirituale, a tutto ciò che è lontano, ma contiene anche un simbolo di protezione. Rappresenta rottura, saggezza, approfondimento e viene fatto corrispondere alla figura dell’Eremita, personaggio che si mette in discussione e per farlo abbandona ciò che possiede: attivo verso il passato e ricettivo verso il futuro, infatti cammina all’indietro.


Nove di Spade: illuminazione e crisi positiva, nuova luce mentale, ricerca solitaria. La luce arriva dopo una lunga ricerca. Ci si riapre all’ascolto del prossimo senza più bisogno di ricorrere al pensiero critico e a i paragoni. Ora è possibile rimettere in discussione anche le concezioni passate. In negativo: incertezza, paura di perdere l’individualità, depressione, senilità, incidenti. 


Nove di Coppe: abbandono di un mondo affettivo per incontrarne o fondarne un altro, vittoria affettiva, successi in ambito artistico o intellettuale. Bisogna staccarsi da qualcosa per far apparire un nuovo amore. L’esercizio richiede saggezza per comprendere che un ciclo è finito e rimanda al senso di sacrificio, ossia al saper lasciare andare ciò che non può più perdurare. In negativo: crisi, nostalgia, amarezza, mestizia, solitudine, paura per ogni sorta di carenza, disperazione.


Nove di Denari: nascita, intuito che giunge in aiuto, soluzione di un problema, godimento dei frutti, eredità. Per la donna incinta è il momento del parto. È un momento in cui si lascia tutto per ricominciare una nuova vita, può essere anche un cambiamento radicale nella situazione finanziaria che sfocia in un nuovo progetto. In negativo: una crisi mal risolta, un furto, un trasloco non voluto, un’espulsione, una vecchiaia mal vissuta, un problema legato all’eredità. 


Nove di Bastoni: attesa gravida di frutti, necessità di pazienza, il compimento di un opera si avvicina. Ci si ritrova dinanzi ad una scelta definitiva. La stabilità e la vittoria sono assicurate, ma non ancora imminenti: sono ancora soggette ai capricci della fortuna. L’artista potrebbe trovarsi a accettare che la propria opera venga usata da altri. In questa fase la prudenza, l’autocontrollo e la saggezza sono indispensabili. Il rischio di rovinare tutto è forte. I sentimenti non vengono esternati e tutto scivola su un terreno di freddezza e scarsa comunicazione. L’arcano parla anche di chiaroveggenza, di capacità di captare segnali fuori dall’ordinario. In negativo, le avversità sono molte, gli ostacoli, i contrati, gli svantaggi, insormontabili. Si avverte la paura di morire.



Pericolo del 9: sprofondare in crisi perpetua, vivere in solitudine e tristezza


il 10
Il 10 è la totalità compiuta, simboleggia la fine di un ciclo rendendo possibile l’inizio di un nuovo ciclo. Il 10, per alcuni, viene a coincidere con la Ruota della Fortuna (l’Eremita, camminando a ritroso, incontra la Ruota), arcano che indica come tutto nell'universo si muove e nulla rimane fisso e dunque suggerisce che la situazione può mutare quanto prima. Per altri corrisponde a il Matto (perché l’1 introduce lo 0), che porta a termine e riavvia. Quindi con il 10 si finisce un ciclo per ricominciare la propria evoluzione ad un livello più alto.  


Dieci di Spade: l’intelletto scopre l’ascolto, rimorsi, separazioni. Si entra perfettamente nei panni altrui, si accetta un punto di vista che non ci è mai appartenuto, senza critiche. La carta indica una maturità mentale che va a braccetto con il cuore. In negativo: rifiuto dell’altro, conflitti, timore di vedersi feriti, offesi, litigi, ingratitudine.



Dieci di Coppe: si relaziona al luogo dove risiede il consultante, specificando che gli eventi cui fanno riferimento le carte si svolgono lì. Cambiamenti radicali e positivi nella vita affettiva. L'arcano segnala un’azione concreta da intraprendere, annuncia successi sentimentali e bilanciamento dei rapporti amicali. Ci si sente nel giusto e si gode di buona reputazione. La lama segnala, inoltre, vantaggi economici, benessere, agiatezza. In negativo: collera, indignazione, litigi familiari, difficoltà in amore, indecisione, stasi, rifiuto di evolvere.


Dieci di Denari: qualcosa di inatteso arriva e riempie di gioia: un lungo viaggio, un avanzamento di carriera, una vincita. Questa carta evoca anche tutto ciò che va al di là della vita terrena. Ci parla di reincarnazione, di miracolo, di eternità. Annuncia che si sta per passare ad una fase molto creativa. In negativo: sensazione di fallimento, sensazione di insoddisfazione anche quando la fortuna ci arride, rifiuto del proprio aspetto, rifiuto della propria identità, incapacità di staccarsi da una vita passata.   


Dieci di Bastoni: soddisfazione, riuscita, nuove esperienze, aiuto da parte di amici o parenti. L’arcano parla di successo professionale, segnala soddisfazioni e riuscita negli affari. È una lama di rinnovamento e crescita mentale. Segnala anche energia, entusiasmo e coraggio. In negativo: indecisioni, dubbi, difficoltà a conservare la situazione raggiunta, tradimenti, mancanza di fiducia nella vita, perdite e fallimenti. 

Pericolo del 10: temere di ricominciare fa perdere nuove opportunità



Bene, siamo giunti alla fine del post. Augurandomi che vi sia piaciuto, gentilmente vi chiedo:

Vorreste aiutarmi ad arricchire questi dati?

Ci sono altri aspetti importanti da mettere in luce? Quali?

Avete notato delle discordanze, delle distonie?

Insomma, vi invito a contribuire con tutto ciò che volete/potete aggiungere e vi ringrazio già sin d’ora!

Nella prossima puntata, invece, affronteremo il significato della seconda serie di Arcani Minori: le sedici carte che rappresentano le figure (fanti, cavalieri, regine e re).

Alla prossima, dunque :-)




FONTI BIBLIOGRAFICHE:

La via dei Tarocchi, Alejandro Jodorowsky, Marianne Costa, Feltrinelli

Il linguaggio segreto dei Tarocchi, Laura Tuan, De Vecchi Editore

Tarocchi i poteri magici, Omar e Zaira, Res Nova Libri


ICONOGRAFIA:

Asso di Bastoni della collezione Viscontea. Fonte: Wikipedia
Tutte le altre immagini, invece, sono (molto) chiaramente homemade J