Ho appena letto il tuo guest post da Cristina. Complimenti per il lavoro svolto! Ecco comunque le mie impressioni: Al netto degli episodi di violenza compiuti dal suo movimento nella fase finale della lotta, violenza che condanno fermamente è indubbio che se non ci fosse stata la Pankhurst ed il suo movimento molto probabilmente il diritto di voto alle donne sarebbe arrivato molto più tardi. Inoltre è l'ennesima beffa del destino il fatto che sia morta poco prima che il voto alle donne fosse ufficialmente riconosciuto.
Grazie infinite, Nick. Troverai la mia risposta estesa sul post ospitato da Cristina. Qui la sintetizzo ai minimi termini: sono assolutamente d’accordo con te che senza la determinazione di Emmeline, e delle donne che con lei hanno lottato fino in fondo per portare avanti la loro causa, la conquista del voto avrebbe tardato molto a farsi strada. In seconda battuta, per quanto la violenza sia deprecabile, va fatto un distinguo chiaro su causa ed effetto: il WSPU, a un certo punto, ha reagito male a una serie di violenze efferate continue e gratuite. Per ultimo, non è detto che il tempismo con cui è stato emanato il decreto di legittimazione del voto femminile fosse casuale. Potrebbe esser stato calcolato con grande cinismo. Un abbraccio e ancora grazie del tuo prezioso contributo!
Tranquilla, li ho letti tutti!
RispondiEliminaUn abbraccio nevoso.
Hai già letto anche la seconda parte del mio guest post dedicato a Emmeline Parkhurst e uscito oggi sul blog di Cristina Cavaliere?
EliminaUn bacione
Ho appena letto il tuo guest post da Cristina.
RispondiEliminaComplimenti per il lavoro svolto! Ecco comunque le mie impressioni: Al netto degli episodi di violenza compiuti dal suo movimento nella fase finale della lotta, violenza che condanno fermamente è indubbio che se non ci fosse stata la Pankhurst ed il suo movimento molto probabilmente il diritto di voto alle donne sarebbe arrivato molto più tardi.
Inoltre è l'ennesima beffa del destino il fatto che sia morta poco prima che il voto alle donne fosse ufficialmente riconosciuto.
Grazie infinite, Nick.
EliminaTroverai la mia risposta estesa sul post ospitato da Cristina. Qui la sintetizzo ai minimi termini: sono assolutamente d’accordo con te che senza la determinazione di Emmeline, e delle donne che con lei hanno lottato fino in fondo per portare avanti la loro causa, la conquista del voto avrebbe tardato molto a farsi strada. In seconda battuta, per quanto la violenza sia deprecabile, va fatto un distinguo chiaro su causa ed effetto: il WSPU, a un certo punto, ha reagito male a una serie di violenze efferate continue e gratuite. Per ultimo, non è detto che il tempismo con cui è stato emanato il decreto di legittimazione del voto femminile fosse casuale. Potrebbe esser stato calcolato con grande cinismo.
Un abbraccio e ancora grazie del tuo prezioso contributo!