tag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post5295314752654549463..comments2023-06-30T14:53:35.152+02:00Comments on l'angolo di Cle: La donna del XX secolo 2: consumo e cultura di massa al femminilel'angolo di clehttp://www.blogger.com/profile/18280092014163132972noreply@blogger.comBlogger15125tag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-87448690248050177642018-05-14T16:40:20.864+02:002018-05-14T16:40:20.864+02:00Mi ero quasi persa il tuo commento: perdonami Luz!...Mi ero quasi persa il tuo commento: perdonami Luz! :0<br />Nemmeno io sono disturbata dal gioco della seduzione, anzi, tutt’altro. Penso che l’intelligenza, non solo aiuti a guardare con occhi disincantati se stessi, ma allo stesso tempo permetta di contenere al minimo i danni mentre ci si porge in ascolto del mondo circostante. <br />Quando, poi, hai citato Hitchcock nei miei occhi si sono accesi bagliori di gioia: chi meglio di lui aveva compreso la finezza di quel gioco? <br />Concordo su tutti i punti, compresi quelli, acutissimi e puntuali, messi in luce da tua madre: il tema della mascolinizzazione è pregno di concetti che andrebbero sviscerati, uno a uno, e la femminilità merita riflessioni profonde. <br />l'angolo di clehttps://www.blogger.com/profile/18280092014163132972noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-52793278462753064862018-05-09T19:18:00.726+02:002018-05-09T19:18:00.726+02:00Ma quanto è bella quell'immagine di Mary Pickf...Ma quanto è bella quell'immagine di Mary Pickford?<br />Articolo assai interessante, anzi tutte le tappe sono davvero imperdibili. Anch'io ho provato a parlare di questo argomento, ma è talmente vasto che ne ho fatto un posticciolo ironico. :) <br />L'argomento esteriorità è uno dei capisaldi del cammino femminile. Per natura, la donna deve essere attraente per poter attrarre appunto l'uomo, poi essa sceglie, fingendo di lasciarsi scegliere, e il gioco ha inizio. Sulla seduzione si è basato il 99% di tutta la cinematografia e la produzione commerciale del XX secolo. <br />La seduzione femminile di quegli anni non mi disturba, se penso a donne di temperamento come tante dive americane che hanno saputo gestire la loro avvenenza. Molte altre ne sono rimaste vittime, certamente. In gran parte della produzione cinematografica, si assiste a un "gioco" uomo-donna estremamente affascinante. Basti pensare alle donne bellissime di Hitchcock, che appositamente sceglieva bionde ad alto tasso seduttivo, e nei suoi film spesso l'uomo resta succube della bellezza. Insomma, se pensiamo alle dive in celluloide, la cosa ci piace.<br />La donna comune doveva costruire il suo fascino, bene lo ricorda mia madre (aveva una vaga somiglianza con Elisabeth Taylor ed era molto corteggiata) che era anche sarta per signora. Ancora oggi sospira al ricordo di quella femminilità, e detesta la "mascolinizzazione" fatta di pantaloni ormai abbigliamento quasi esclusivo anche delle donne e le rasature dei capelli. Di fatto, qualcosa probabilmente si è perduto. Perché essere "femminili" non significa certo essere deboli o succubi del maschio. <br /><br />Luzhttps://www.blogger.com/profile/13430946039012698686noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-10022308062867952018-05-04T10:37:25.198+02:002018-05-04T10:37:25.198+02:00Certamente è così. Il tema delle generazioni, tra ...Certamente è così. Il tema delle generazioni, tra l’altro, è un ottimo spunto per affrontare il problema. Un tempo la rappresentazione generazionale era composta da uno o al massimo due nonni, i genitori e più di due figli. Questa piramide è andata ribaltandosi e oggi gli studiosi parlano di sandwich generation per descrivere la situazione in cui la generazione di mezzo ha un carico di lavoro familiare altissimo nei confronti della prima generazione e delle generazioni più giovani. Le più in difficoltà sono, inevitabilmente e in modo paradossale, le donne. Essendo entrate nel mondo del lavoro, sono le prime a trovarsi spiazzate dalle reti di sostegno familiare tradizionale: prima tutto il sistema di welfare era imperniato sulla loro presenza in casa, ma ormai è saltato. <br />Di conseguenza vi sono anche problemi di ambivalenza dei sentimenti tra le rispettive generazioni e la rete sociale, più nascosti quando all’interno di un nucleo familiare si mantiene una certa coesione affettiva e più palese quando si è in presenza di spaccature. E anche in questo caso le donne pagano il conto più salato.<br />l'angolo di clehttps://www.blogger.com/profile/18280092014163132972noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-81974557864750810782018-05-03T08:52:21.590+02:002018-05-03T08:52:21.590+02:00Tra l'altro, sì. Argomento che non avevo inser...Tra l'altro, sì. Argomento che non avevo inserito, ma sono sicura che Barbara Alberti lo avesse menzionato. La nostra è una generazione che si trova schiacciata tra altre due: quella più giovane dei figli, e quella dei genitori, e di entrambe si deve occupare senza adeguate politiche a sostegno.Cristina M. Cavalierehttps://www.blogger.com/profile/04799622728649717838noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-61503898217413759742018-05-02T19:51:24.051+02:002018-05-02T19:51:24.051+02:00Tra l'altro, spesso viene scaricato sulle spal...Tra l'altro, spesso viene scaricato sulle spalle delle donne anche il compito di assistere e curare anziani e malati.l'angolo di clehttps://www.blogger.com/profile/18280092014163132972noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-54730724142942746112018-05-02T09:03:11.664+02:002018-05-02T09:03:11.664+02:00Mi viene da pensare che poco o nulla sia cambiato ...Mi viene da pensare che poco o nulla sia cambiato rispetto al modello attuale della donna proposto dai mass media e dalla politica. Proprio di recente ho letto un'intervista a Barbara Alberti, che ammiro molto: asserisce che ora alla donna viene chiesto TUTTO, cura della casa e dei figli, competitività e carriera, ed essere sempre curata, ben vestita e attraente. In pratica la donna multitasking all'ennesima potenza, con una mano all'aspirapolvere e l'altra a cliccare sulla tastiera del computer.Cristina M. Cavalierehttps://www.blogger.com/profile/04799622728649717838noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-37398098648672849882018-05-01T17:35:55.635+02:002018-05-01T17:35:55.635+02:00Manipolazione psicologica e controllo sociale nasc...Manipolazione psicologica e controllo sociale nascono in epoche lontane, ben prima del XX secolo, e tra i tanti target hanno sempre preso di mira quello femminile. L’emancipazione delle donne è un processo complesso, stratificato, lunghissimo, sofferto, tutt’altro che omogeneo. Inoltre, le femministe (termine assai vago, considerando le molteplici correnti e relative linee guida) non hanno mai trovato consenso diffuso, nemmeno tra le appartenenti allo stesso genere. Sugli effetti del consumismo in relazione all’emancipazione femminile puoi trovare la mia risposta ad Ariano. Ciao! l'angolo di clehttps://www.blogger.com/profile/18280092014163132972noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-38039413152679171122018-05-01T17:31:39.915+02:002018-05-01T17:31:39.915+02:00Posso, però, farti un esempio. Mary Pickford, di ...Posso, però, farti un esempio. Mary Pickford, di cui trovi una foto nel post, è un nome d’arte che la stessa artista si è data nel corso della sua carriera. Apparteneva a una famiglia canadese fortemente disagiata, un padre alcolizzato, una madre che lavorava come inserviente, due fratelli che in seguito si sono trasformati in alcolisti. Insomma, le probabilità di avere successo per una ragazza come lei erano vicine allo zero. Nel periodo in cui era ancora bambina, sua madre la portava, per racimolare due soldi, a fare dei provini per le commedie di Broadway. Crescendo è sempre rimasta in contatto con quell’ambiente: mai nulla di folgorante, piccole comparsate qua e là. La ragazza, però non era scema, anzi. Con l’avvio del cinema muto ha fatto in modo di farsi scritturare per alcuni film, in parti marginali. Aveva capito che presenziando in tanti lungometraggi non sarebbe passata inosservata. Per farla breve, è diventata nel giro di poco il volto più famoso a livello mondiale. In pratica, è diventata una star, anche o forse soprattutto, per una sorta di effetto sfinimento. Ma ciò che conta è che tutti la riconoscevano. Da allora la maggior parte dei film prevedevano la sua presenza. In occasione della prima guerra mondiale, il governo USA la ingaggiò per la raccolta dei fondi bellici e così è stato. Nel frattempo aprì una sua casa di produzione cinematografica. Si occupava di tutto, dal casting, alla scrittura delle sceneggiature, alla regia, una delle prime donne registe… Pochi anni dopo stilò, con Charlie Chaplin e altri grandi nomi, l’accordo per la nascita della United Artist. Con l’avvento del sonoro le richieste attoriali cambiarono. Ma quando, molti anni più tardi, vendette la sua quota di partecipazione della UA, si ritrovò ricchissima. Ovviamente, come potrai immaginare il suo stile di vita, dai tempi in cui recitava agli albori della carriera in poi, si è ribaltato completamente.l'angolo di clehttps://www.blogger.com/profile/18280092014163132972noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-87262157673501866872018-05-01T17:31:13.419+02:002018-05-01T17:31:13.419+02:00La trasformazione della popolazione in massa è sen...La trasformazione della popolazione in massa è senza dubbio un processo spaventoso. È parte integrante del sistema capitalistico; funzionava ieri come funziona oggi: si individuano “aree bianche”, si instilla un bisogno, si propongono modelli da seguire, si offrono prodotti, li si pubblicizza… Possiamo dire che in un processo di tipo capitalistico, che comunque non può prescindere da una parallela evoluzione scientifica, tecnologica, comunicazionale,… troviamo sempre aspetti negativi e altri positivi e, in questo contesto l’individuo (maschio o femmina che sia), pagando lo scotto di doversi adeguare a un nuovo sistema, cerca anche di trarne un vantaggio. Difficile conteggiare gli aspetti di quell’epoca più proficui per le donne e quelli meno, non avrebbe neanche senso perché ogni causa porta con sé conseguenze, innescando nuovi assetti e così via. l'angolo di clehttps://www.blogger.com/profile/18280092014163132972noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-45001726386777040692018-05-01T17:25:39.838+02:002018-05-01T17:25:39.838+02:00Eh, sì. Senza dubbio! Ciao Nick, grazie del passag...Eh, sì. Senza dubbio! Ciao Nick, grazie del passaggio!l'angolo di clehttps://www.blogger.com/profile/18280092014163132972noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-31537720947634064092018-05-01T17:25:24.803+02:002018-05-01T17:25:24.803+02:00Grazie, è vero, non è stato facilissimo! Comunque...Grazie, è vero, non è stato facilissimo! Comunque, Francy, le guerre (sempre orribili e ingiustificabili), immancabilmente segnano profonde trasformazioni che si ripercuotono sulle popolazioni. Poi, più è profondo il cambiamento degli assetti e più si producono effetti di rinnovamento ad ampio spettro. <br />Ricambio l’abbraccio!<br />l'angolo di clehttps://www.blogger.com/profile/18280092014163132972noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-87111025775623926942018-04-30T22:15:32.568+02:002018-04-30T22:15:32.568+02:00La penso come Ariano. E' sia interessante che ...La penso come Ariano. E' sia interessante che inquietante che un certo tipo di emancipazione femminile venga dal consumismo. Dico di un certo tipo perché a guardarla bene (e il tuo post è illuminante in questo senso) l'emancipazione era solo di facciata. Senza contare differenze etniche, razziali, sociali ed economiche. Insomma la donna è di serie B, ma lasciamole credere che con un piccolo sforzo da parte sua possa essere di serie A. C'erano già un bel po' di manipolazione psicologica e controllo sociale in azione.Marco L.https://www.blogger.com/profile/15274798410387062451noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-16544759480635844012018-04-30T18:46:13.147+02:002018-04-30T18:46:13.147+02:00Progresso tecnologico, consumismo esasperato pompa...Progresso tecnologico, consumismo esasperato pompato dalla pubblicità... il capitalismo è servito.<br />Non amo i meccanismi del capitalismo sfrenato, però se sono serviti almeno in parte a favorire l'emancipazione della donna allora guadagnano qualche punto. Mi spaventa però l'idea di un metodo che si basa sulla trasformazione in tutti noi di "clienti" e "consumatori".Ariano Getahttps://www.blogger.com/profile/00743236530267915567noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-16238992581183462522018-04-30T17:49:39.155+02:002018-04-30T17:49:39.155+02:00Senza l'evoluzione della figura femminile nel ...Senza l'evoluzione della figura femminile nel '900 la società occidentale sarebbe sicuramente meno ricca e completa di quanto sia attualmente.Nick Parisi.https://www.blogger.com/profile/17655087943795867586noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4715639158202303290.post-25598816010006575482018-04-30T10:56:53.647+02:002018-04-30T10:56:53.647+02:00Penso che hai fatto un bel post perché non è facil...Penso che hai fatto un bel post perché non è facile riassumere un periodo così complesso come quello del primo Novecento.<br />Fra l'altro è interessante vedere come le due Guerre Mondiali (anche se qui non siamo ancora giunti alla Seconda) abbiano contribuito al cambiamento femminile più di tutte le svolte epocali del passato.<br />Un abbraccio.Francesca A. Vannihttps://www.blogger.com/profile/07420340414263684998noreply@blogger.com