Ben ritrovati, cari amici:
eccoci al nostro terzo appuntamento dedicato al mondo dei Tarocchi, nel corso
del quale affronteremo il simbolismo
del seme.
Fante di Coppe, mazzo Visconteo Cary-Yale |
Chiaramente stiamo
parlando degli Arcani Minori, e
allora vale senz’altro la pena di ricordare che i Tarocchi si presentano come un mazzo
di carte da gioco composto di settantotto
carte, definite lame o arcani: ventidue maggiori (ricchissimi di
raffigurazioni allegoriche, che parlano il linguaggio degli archetipi e che
scopriremo in seguito) e cinquantasei
minori.
Sul piano della lettura
dei Tarocchi, sia essa di tipo divinatoria che di meditazione, i ventidue arcani maggiori rappresentano le cause degli eventi, i punti di forza,
l’elemento che dà origine alla interpretazione della frase indicata, mentre i cinquantasei minori descrivono il come,
il dove, il chi e il quando, ovvero definiscono
nel dettaglio gli effetti narrati
all’interno della frase che la stesura delle carte ci rivela.
Quindi, se agli arcani maggiori è affidato il senso prioritario del messaggio, le cinquantasei lame minori, invece, svolgono
la funzione di specificare minuziosamente la situazione
illustrata: gli arcani minori, infatti, si fondano sull’intreccio del
simbolismo del seme con quello numerale.
Andiamo, dunque a vedere
più da vicino cosa si cela dietro al simbolismo
del seme :-)
Prima
di tutto, rispettando la struttura che abbiamo seguito fin dall’inizio di
questo nostro viaggio nel mondo dei Tarocchi, proviamo ad inquadrare storicamente la loro origine. Pertanto,
va detto che nel corso dei secoli le chiavi
di interpretazione di queste lame minori sono state molteplici. In ordine, sono state
collegate:
- alle lettere ebraiche che compongono il nome
impronunciabile di Jahvè, il tetragramma
JHWH (per ulteriori informazioni cliccate qui
- alle
quattro classi sociali in cui si
divideva la società medievale: clero, intellettuali e militari, commercianti,
contadini;
- ai
quattro elementi, sia della tradizione ellenica, che della tradizione ebraica e
delle Sefirot, così come dell’alchimia e della astrologia occidentale: Aria, Acqua, Terra, Fuoco (per approfondimenti leggete qui)
- alle
quattro stagioni;
- ai
quattro strumenti della magia occidentale: bacchetta,
spada, coppa e pentacolo;
- ai quattro imperativi esoterici connessi con i quattro segni fissi dello zodiaco: il volere (Toro, Terra), l’osare
(Leone, Fuoco), il tacere
(Scorpione, Acqua) e il sapere
(Acquario, Aria).
Vetrata
con il Nome in ebraico nella chiesa di Saint-Germain-des-Prés, at Paris, France |
Tetragramma di Francisco Goya, dettaglio dell'affresco Adoración del nombre de Dios, 1772, Basílica del Pilar, Zaragoza (Spain) |
Affreschi del Castello di Malpaga, di Bartolomeo
Colleoni, Cristiano I di Danimarca visita il Colleoni: opera attribuita al Romanino (1467) |
Battaglia di Crecy, dal manoscritto Chronicles di Jean
Froissart (XV sec.) Bibliotèque nationale de France |
Bene, arrivati a questo punto, ci accorgiamo che le precedenti attribuzioni rischiano di confondere un po’ le idee :-)
Un
dato, però, rimane costante e cioè, come sottolinea Jodorowsky, che i Tarocchi
si si dividono secondo una struttura
di 4+1: quattro semi o simboli e una
serie di arcani maggiori.
Il ventunesimo arcano maggiore, Il Mondo, nella versione dei Tarocchi di Marsiglia, ci ripropone lo
stesso schema del 4+1.
Osservandolo da vicino (più avanti troverete l'immagine) vi accorgerete voi stessi che in esso compaiono
quattro creature poste ai quattro angoli della lama con al centro una donna
nuda che danza, a voler suggerire che l’essere umano è dotato di quattro
energie, tutte diverse tra loro, ma tutte necessarie e unite, armonicamente,
dalla medesima coscienza.
A questo punto vi propongo un mash-up delle interpretazioni che personalmente considero migliori in assoluto. Vi invito, comunque, sempre ad osservare attentamente l'iconografia dei quattro semi nel dettaglio, perché è un passaggio fondamentale per comprendere veramente il significato di queste lame.
Asso di Spade, Tarocchi di Marsiglia |
Il Mondo nei Tarocchi di Marsiglia di un mazzo realizzato da Jean Dodal risalente al periodo 1701-1715, conservato a Lione |
SPADE:
la spada è un’arma, che viene forgiata, temperata e affilata. Essa segue,
pertanto lo stesso processo cui viene sottoposta l’intelligenza, ad esempio
nell’apprendimento del linguaggio. Ne consegue che il seme delle spade rappresenta
l’energia intellettuale e, nei Tarocchi Marsigliesi, corrisponde all’aquila dell’Arcano XXI, Il Mondo. Quest’aquila è capace di innalzarsi
a grandi altezze ed è in grado di adottare, di conseguenza, un punto di vista più elevato. Il suo
elemento potrebbe essere l’Aria. La
spada è anche composta di metallo, quindi viene associata alla classe dei militari, allo stesso tempo il metallo rigido e freddo, come l’inverno.
Ma la spada è anche l’elemento che il mago utilizza per dissolvere e proteggere e per questo si collega all’indipendenza e alla libertà.
Ma non è finita qui, perché le spade corrispondono anche all’imperativo del sapere: ne consegue che le spade rappresentano anche tutto ciò che
l’uomo teme, ovvero malattie (non a caso le
spade sono il seme riferito alle questioni legate alla salute), lotte, ostacoli. Sul piano della persone, inoltre, le
spade designano soggetti bruni e alteri, in genere connotati
negativamente. Infine, sul piano
astrologico fanno riferimento ai pianeti Mercurio e Urano, che si
relazionano con i segni zodiacali dei Gemelli,
della Bilancia e dell’Acquario.
Asso di Coppe, Tarocchi di Marsiglia |
COPPE:
tutti gli interpreti concordano nell’associare la coppa al simbolo
cristologico del Graal. Stiamo
dunque parlando di un seme
particolarmente ricettivo e
collegato all’amore, quindi di un
seme collegato all’energia emozionale. All’interno dell’Arcano
XXI, il Mondo, le coppe vengono ad associarsi all’angelo. Il suo elemento di riferimento potrebbe essere l’Acqua. Le coppe vengono abbinate anche
alla classe dei sacerdoti, degli artisti e degli intellettuali e fanno riferimento a pensieri, fede e sentimenti. Fra le stagioni
corrispondono alla primavera e sul
piano dei comandamenti magici, poiché le coppe si associano all’acqua, elemento
profondo e silenzioso, rimandano all’imperativo del tacere. Le coppe, pertanto, parlano di affetti, gioie, ricordi e fecondità. Sul piano delle persone, inoltre, vengono assimilate a soggetti biondi, o comunque dai tratti molto dolci, connotati positivamente. Sul piano astrologico,
infine, si relazionano a Luna, Venere e Nettuno, per cui ai segni zodiacali Cancro, Pesci e Scorpioni.
Asso di Denari, Tarocchi di Marsiglia |
DENARI: il denaro proviene dalla terra sotto forma di
metallo e viene successivamente forgiato in una forma tonda. Allo stesso modo,
il pianeta Terra, tondo e ricco di minerali, è il luogo deputato alla vita
della specie umana, esso è uno e completo, ma viene costantemente modificato e
sfruttato dalle azioni dei suoi abitanti. Quindi al denaro vengono correlate l’energia materiale, così come le questioni legate alle necessità corporali, le questioni legate al territorio, quelle associate ai soldi. Nell’arcano Il Mondo
corrisponde al bue/cavallo e il suo
elemento di riferimento potrebbe essere la Terra.
Sulla base delle classi sociali i denari vengono collegati ai commercianti, mentre la sua stagione di
riferimento è l’autunno. Questo seme
viene accomunato anche al pentacolo,
ovvero lo strumento che il mago tiene tra le mani e con il quale delinea il
cerchio magico. Sul piano degli imperativi esoterici si associa al volere, proprio per la sua stretta
correlazione con la terra, tenace e resistente. I denari, quindi, ci parlano di
affari, di ricerca, di resistenza,
di ricchezza, in una parola, di concretezza. Sul piano delle persone
corrispondono a soggetti biondi o rossi, a connotazione neutra e con una vocazione per le faccende pratiche. Dal punto di vista astrologico, infine, i denari
corrispondono a Mercurio e Saturno, dunque ai segni Toro, Vergine e Capricorno.
Asso di Bastoni, Tarocchi Marsiglia |
BASTONI: se
si osserva l’Asso di Bastoni ci si
accorge che in esso viene raffigurato un ramo,
quindi un elemento che cresce spontaneamente e che non si può costruire, ma che tutt’al più si può modellare. Partendo
da questo suo aspetto, i semi di bastoni
rappresentano la forza della natura,
che cresce spontaneamente: per questa ragione descrivono la potenza creativa e sessuale. Entrambe queste potenze possono essere canalizzate, ma
emergono in modo spontaneo. Ad esempio, l’attrazione che l’artista prova verso
una determinata forma di espressione, il suo talento, è un elemento che ha
origini misteriose, ma che si può sviluppare attraverso il lavoro. Nell’arcano Il Mondo il seme di bastoni corrisponde
al leone, quindi fa riferimento alla
sfera sessuale, alla sfera creativa, a quella dei desideri. Il suo elemento potrebbe
essere il Fuoco. Fra le stagioni, i
bastoni si collegano all’estate. Tra
le classi sociali si associano a quella dei lavoratori, mentre tra gli strumenti del mago fanno riferimento
alla bacchetta magica, cioè a quell’elemento
che interviene in modo attivo sulla realtà. Sul piano esoterico, il seme dei
bastoni si lega all’imperativo dell’osare.
Quindi segnalano audacia, iniziativa, azione, trasformazione, dinamismo, progresso, invenzioni e viaggi. Vengono messi in relazione alle
persone brune, molto dinamiche e connotate in senso positivo. In relazione all’astrologia
il riferimento va a Giove e Marte e fra i segni zodiacali troviamo Ariete, Leone e Sagittario.
Last, but not least, nel corso
dei secoli, a seconda del territorio, i semi all’interno dei mazzi delle comuni
carte da gioco hanno assunto forme differenti. Nel mondo occidentale si sono
affermate prevalentemente le carte francesi,
nelle quali i semi ricettivi di Coppe
e di Denari si trasformano in
simboli rossi: Cuori e Quadri; mentre i
semi attivi di Spade e Bastoni diventano simboli neri: Picche e Fiori.
Semi francesi |
Eccoci giunti in dirittura
di arrivo alla conclusione di questo
post. Mi auguro che vi sia piaciuto, mi rendo conto che avrei potuto entrare
ancora di più nel dettaglio dei singoli simboli, ma ho scelto di offrirvi una
panoramica con la quale, dal mio punto di vista, vengono rispettate le sfere più
importanti sul piano dei significati, lasciando a voi il piacere di scoprirne dei
nuovi.
Secondo
voi, sarebbe stato il caso di sottolineare altro? Cosa, per esempio?
Vi
andrebbe di aiutarmi ad arricchire questo quadro?
Nel ringraziarvi, già fin d’ora, della vostra generosissima e
preziosissima partecipazione (non potete nemmeno immaginare quanto piacere mi
abbiano fatto tutti i vostri commenti ai precedenti post!) vi do appuntamento alla prossima puntata, nella quale tratteremo la simbologia numerica degli arcani minori, ma desiderando trattenermi ancor un attimo insieme a voi vi allego una serie di
immagini, ancora una volta legate alla storia dei Tarocchi, corredata da un breve testo.
Alla prossima!
Tra le testimonianze
artistiche dei Tarocchi, una sulla quale vale la pena di soffermarsi è offerta
da una serie di affreschi, realizzati intorno al 1550, nella dimora di
Bartolomeo Colleoni, nei pressi di Bergamo.
Bartolomeo Colleoni, ritratto anteriore al 1568
appartenente alla collezione Serie Gioviana corridoi monumentali Galleria degli Uffizi ,Firenze |
Bartolomeo Colleoni (1395-1475), Capitano
Generale di tutte le milizie della Repubblica di Venezia acquistò, infatti, dal
Comune di Bergamo il Castello di Malpaga, che trasformò in una reggia, grazie
all’intervento di celebri artisti. Dopo la
morte del Colleoni, il nipote Alessandro Martinengo incaricò il Romanino e il
Fagiolino, tra gli interpreti più importanti della scuola lombarda, di affrescare la corte e il salone dei banchetti (intorno
al 1520). Anche al piano superiore appaiono alcuni affreschi con la
raffigurazione di diverse virtù, fra cui una Temperanza, e il Tempo. Oltre a
questi, sono ancora visibili altre interessanti raffigurazioni: l’allegoria di
un’ipotetica Venezia Trionfante, seduta in trono e incorniciata nel retro da un
panno in parte simile a quello che abbellisce la carta della Papessa; la figura
di un contadino il cui cappello ricorda l’Otto rovesciato, simbolo
dell’infinito; un affresco che rappresenta delle nobildonne nell’atto di
dedicarsi al gioco delle carte.
Affreschi del Castello di
Malpaga, Nobiltà Colleoni: opera attribuita al Romanino |
Affreschi del Castello di
Malpaga Tempo: opera attribuita al Romanino |
Affreschi del Castello di
Malpaga Temperanza: opera attribuita al Romanino |
Affreschi del Castello di
Malpaga Contadino: opera attribuita al Romanino |
Affreschi del Castello di
Malpaga Venezia trionfante: opera attribuita al Romanino |
Affreschi
del Castello di Malpaga, Nobildonne al gioco delle carte opera attribuita al Romanino |
FONTI
ICONOGRAFICHE:
Tetragramma di Francisco
Goya: "Il Nome di Dio", YHWH in triangolo, dettaglio dell'affresco
Adoración del nombre de Dios, 1772, Basílica del Pilar, Zaragoza (Spain)
Vetrata con il Nome in
ebraico nella chiesa di Saint-Germain-des-Prés, at Paris, France, credit photo
P. Vasiliadis
Tiziano, Concerto
campestre, 1509, Parigi, Museo del Louvre.
La raffigurazione dei
quattro elementi, D. Stolcius von Stolcenberg, 1624,
Viridarium chymicum, Francfort-sur-le-Main. Fonte: Alexander Roob, Alchemie und
Mystik. Das hermetische Museum. (Taschenbuch), ISBN 978-3822815113.
Affreschi
del Castello di Malpaga di Bartolomeo Colleoni: Cristiano
I di Danimarca visita il Colleoni, Romanino (1467). Foto di
Giorces. Di Giorces - Opera propria, CC BY-SA 2.5 it: https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=770675
Nobiltà Colleoni;
Temperanza; Tempo; Venezia trionfante; Contadino; Nobildonne al gioco delle carte:
opere attribuite al Romanino (1500 c.a)
Bartolomeo
Colleoni, ritratto anteriore al 1568 appartenente alla collezione Serie
Gioviana ospitata nei corridoi monumentali della Galleria degli
Uffizi di Firenze: https://it.wikipedia.org/wiki/Bartolomeo_Colleoni
Battaglia
di Crecy, immagine estratta dal manoscritto Chronicles di Jean Froissart
(XV sec.) Bibliotèque nationale de France: https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Cr%C3%A9cy
I
trionfi dei tarocchi di Marsiglia in un mazzo di Jean Dodal
risalente al periodo 1701-1715, conservato a Lione; fonte http://www.tarot-history.com/Jean-Dodal/
FONTI
STORICHE:
La via dei Tarocchi, Alejandro Jodorowsky, Marianne Costa,
Feltrinelli
Il linguaggio segreto dei
Tarocchi, Laura
Tuan, De Vecchi Editore
Tarocchi i poteri magici, Omar e Zaira, Res Nova Libri
Quattro energie:intellettuale,emozionale,materiale e creativa/sessuale. Energie diverse tra loro ma tutte necessarie. Solo se c'è un armonico equilibrio tra queste energie, otteniamo la salute in senso lato. Forse per me il senso della consultazione dei tarocchi sta proprio qui: avere un avvertimento riguardo all'eccessiva dominanza o all'eccessiva negligenza di una di queste energie, in modo da poter lavorare sul ripristino di un equilibrio e dello stato di salute. Salute intesa anche come compimento con successo delle proprie azioni. Come dice Yi jing "La procedura magica dell'oracolo è un mezzo di cui si può far uso per un proposito superiore", Grazie per queste riflessioni e per le dettagliate notizie. Gli affreschi che ci mostri sono un godimento per gli occhi, e quindi anche per l'anima :-)
RispondiElimina.
Cara Stella, grazie a te e oserei anche dire: non potevamo che pensarla allo stesso modo! :-) Infatti, come te, penso che lo scopo principale sia appunto di trovare indicazioni sui passaggi necessari da compiere al fine di riportare equilibrio nelle diverse sfere del nostro essere. In pratica, ci restituiscono un quadro molto chiaro del nostro percorso mettendo in luce le mancanze, le carenze, gli eccessi e così via, in modo che si possa, se lo si desidera, migliorarlo. Lo scopo, quindi, è prevalentemente meditativo: servono per svolgere un lavoro profondo, sull'anima. Poi, è naturale, che la stesa delle lame sia anche predittiva, ma, come ripeto, non in senso stretto: decisivo sarà il nostro libero arbitrio. In questo senso, trovo che le carte siano strettamente legate al Libro dei Mutamenti. :-)
EliminaEccomi qua! Ero in agguato in attesa del lunedi! Come sai ho tempo limitato e quindi posso solo postare un: BRAVISSIMA! Bacio
RispondiEliminaGrazie, Eli: mi conforta tantissimo sapere che ti è piaciuto!!! Ho cercato di toccare tutti i punti nevralgici, poi, si sa che volendo ci avrei potuto scrivere ancora, ancora e ancora... ma, dal mio modesto punto di vista, c'è tutto quel che serve :-) Un bacione e alla prossima!
EliminaSplendido escursus nel panorama strutturato dei Tarocchi. Spade, Coppe, Denari e Bastoni, i quattro semi principali che sono simbolo dell'intelletto, della sfera emozionale, di quella materiale e per ultima di quella creativa/sessuale. E' straordinario comprendere attraverso lo scritto e le immagini quanto universo si nasconde dietro i Tarocchi. La conoscenza approfondita di questi semi ci consente di capire quanto la nostra salute sia vincolata a queste preziose immagini che sono una guida, se sapute interpretare. Grazie, Clem, per aver allargato i miei orizzonti su un campo di cui molti di noi fanno uso senza conoscerne il significato più profondo. Attendo con interesse il prossimo articolo!
RispondiEliminaRagazzi, io ve lo dico: se mi incoraggiate con commenti come questi, continuo a pubblicare! Scherzi a parte, grazie di cuore, Annamaria!
EliminaCiao Clementina, hai detto davvero molte cose e bene, ma provo lo stesso a contribuire.
RispondiEliminaI quattro semi dei tarocchi sono collegati anche ai quattro Vangeli e relativi evangelisti, attraverso i quattro simboli: toro (Luca, terra), leone (Marco, fuoco), aquila (Giovanni, aria), angelo (Matteo, acqua). In questo modo si capisce anche a quale parte dell'essere umano si rivolge essenzialmente ognuno dei quattro Vangeli.
Naturalmente sono gli stessi quattro simboli che formano la sfinge egizia: corpo di toro, zampe di leone, volto d'angelo e ali d'aquila.
Spero di esserti stato utile. Alla prossima ;-)
Ciao, Ivano e grazie per il tuo utilissimo e prezioso contributo! Verissimo ciò che scrivi e trovo corretto evidenziarlo: esiste un radicato collegamento tra ciascun seme e i Vangeli. Avevo trascurato di mettere in luce questo elemento, così come ho trascurato di sottolineare (ma in questo caso, per scelta, volendo fornire le indicazioni essenziali relative a ciascun seme) che l’Asso di Coppe ricordando un castello e una fontana, allude alla fonte dell’eterna giovinezza, che l’Asso di Bastoni corrisponde all’Albero della Vita, che l’Asso di Spade e quello di Bastoni sono entrambi circondati da un’irradiazione che indica l’affinità tra Aria e Fuoco e che il verso della carta qualifica il senso della lettura: positiva se esce dritta e negativa se esce rovesciata. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, approfittando ancora dell’opportunità che mi hai offerto, vorrei segnalare che, siccome nei semi di Spade, Bastoni e Denari , per le lame che vanno dal Due al Dieci, è impossibile stabilire quale sia il dritto e quale il rovescio, bisognerà attuare una scelta in relazione al valore attribuito. Ma ne parlerò nella sezione dedicata al simbolismo dei numeri. :-)
EliminaMi ripeto: non conoscevo affatto, prima di questi tuoi post, la storia dei Tarocchi e tutto l'incredibile che ruota intorno ad essi. Ti dirò di più: ho creduto fino a poche settimane fa che i tarocchi fossero "Tarocchi" e che le carte che comunemente usiamo per dilettarci, fossero "carte". Arcani maggiori, Arcani minori... sentiti nominare, senza mai approfondire. La mia conoscenza in fondo è abbastanza vasta, mi interesso di molte cose, ma non mi sono mai avvicinata alle carte, prima di ora. Sarà anche perché non mi piace molto giocarci; inoltre ho sempre ritenuto i Tarocchi (per quel che ne sapevo) un mero mezzo da cartomanti da strapazzo. Ecco perché sgrano gli occhi, adesso, leggendo tali natali! E poi, del post di oggi, mi ha colpito l'associazione del seme dei bastoni al mio segno, il Sagittario. Creatività, audacia, viaggi, lavoratori, progresso, senso positivo... caspita, sono io! perciò continua a stupirmi, Clementina, leggerò ogni parola con autentica sete di conoscenza. Non posso darti consigli o proporti argomenti inerenti, perché non saprei da dove cominciare; mi sembra tutto perfetto così. Buon lavoro, alla prossima puntata!
RispondiEliminaCara Lauretta, non immagini quanto sia felice di averti svelato questo mondo! Sul proliferare di cartomanti da strapazzo non si discute nemmeno: sono estremamente nocivi, ce ne sono a bizzeffe e riconoscerli è impresa impossibile quando non si possiede nemmeno un’infarinatura sul significato dei Tarocchi. Anzi, a questo proposito, approfitto del tuo importante contributo per dare un consiglio a tutti gli amici: diffidate di quelli che, attraverso le carte, pretendono di darvi risposte sulla vostra salute, perché il bravo cartomante, quello serio e preparato, al massimo vi parlerà di un possibile rischio di squilibrio, demandando al vostro medico (l’unico in grado di offrire aiuto concreto in questo delicatissimo ambito) qualsivoglia diagnosi. Per quanto riguarda le naturali inclinazioni dei nati nel tuo stesso segno zodiacale, invece, anche se è chiaro che ciascuno seguirà un percorso tutto suo, credo sinceramente che amino l’avventura, che siano orientati al superamento dei limiti, dimostrando grande audacia e li trovo molto, molto simpatici. Infine, tornando a parlare dei Tarocchi, mi sento di dire ancora almeno una cosa: l’arcano attrae chi gli è già affine e, a dirla tutta, non escluderei affatto che quell’affinità possa rivelarsi all’improvviso e in qualsiasi momento della vita ;-) quindi mi fermo qui e attendo di ritrovarti al prossimo appuntamento. Buon tutto! :-)
EliminaMolto interessante anche questo post, dato che sugli Arcani Minori si scrive molto poco rispetto ai Maggiori. Come detto, ho usato la simbologia degli Arcani Maggiori per il mio secondo libro; così per il terzo, che idealmente ne è un seguito, ho usato quella degli Arcani Minori. Avessi saputo le cose molto intriganti che hai raccontato avrai arricchito ulteriormente le simbologie del mio libro!
RispondiEliminaDegli Arcani Minori io ho dato un'interpretazione un po' diversa nel mio libro e che poi ho riportato nel mio blog nel post iniziale di ogni mese.
Grazie, Marco! Invece, ti volevo dire che ho navigato all'interno del tuo blog a caccia delle descrizioni degli arcani minori, ma ne ho trovate solo un paio (arrivando al 2015). Temo che sia colpa mia, e me ne dispiaccio perché mi interessava vedere cosa avessi scritto. Mi daresti, per favore, direttamente i link (magari sulla pagina FB, visto che qui non si può fare)? Per quanto riguarda le interpretazioni sugli Arcani, come riporto sempre in calce ai post, le fonti cui attingo le informazioni sono sempre quelle tre e secondo il mio modesto parere, tra le tantissime disponibili qua e là, quelle sono molto ricche e sicuramente (fattore importantissimo) affidabili. Ma nei miei post metto in risalto solo i punti più salienti, perché se si volesse entrare in profondità ci sarebbe da scrivere una quantità esagerata di altre cose!
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
EliminaGrazie mille, Marco. Scusa se ho dovuto cancellare i link (che ho conservato altrove), ma l'ho fatto per rispettare la policy di Blogger.
EliminaCaspita, sei davvero espertissima... complimenti! Non posso che leggere e rimanere a bocca aperta. :-0 Posso solo commentare dicendo che sono sempre stata istintivamente attirata dal simbolo della Coppa. Mentre è ovvio il collegamento con il Graal, ignoravo che si associa all'angelo - che come ben sai è molto importante per me - alla primavera - mia stagione preferita - e allo Scorpione che poi è il mio segno zodiacale.
RispondiEliminaMettiamola così: so più di Tarocchi, che di opera lirica :D Il mio primo mazzo l'ho ricevuto quando avevo sedici anni e già avevo iniziato a studiarli un paio d'anni prima, quindi alla fine del 2017, quando ne compirò cinquantaquattro, saranno quarant'anni che ci conosciamo. Ciononostante, il titolo di espertissima lo lascerei a qualcun altro, perché mi considero ancora un'allieva :)
EliminaÈ interessante, invece, ciò che scrivi delle Coppe, perché anche nel caso dei semi, non solo con i Trionfi, ci troviamo di fronte a degli archetipi, oserei dire di tipo primordiale, e il nostro istinto inevitabilmente li riconosce, anche quando non è in grado di spiegarli: se non sbaglio questa modalità viene definita appercezione, cioè ci si accorge di percepire qualcosa anche quando non la si conosce. Ciao e grazie del passaggio!