lunedì 29 maggio 2017

I miei (intensissimi) anni ’80






Eccomi tra i cinque nominati da Ivano Landi, del blog Ivano Landi , per continuare il meme iniziato dal prodigioso Miki Moz, con il post I miei anni ’80 


Stravolgerò, fin da subito, la scaletta proposta da Miki nel tentativo di inquadrare l’epoca sulla base del mio vissuto. La mia visione, pertanto, sarà prevalentemente centrata sull’Italia e con un focus particolare su Milano, città che mi ha dato i natali e nella quale ho vissuto per oltre 40 anni. 

LIFE:
Per come lo ricordo, quel decennio è stato molto complesso (a livello locale e globale) e ricco di contraddizioni. Sono anni di profonda trasformazione in ogni ambito: politico, sociale, culturale, tecnologico. Siccome ciascuno di noi è parte del tutto, chi ha vissuto in quel periodo non può non esser stato influenzato da quelle trasformazioni, anche se avvenute a grande distanza.  

A onor del vero, i cambiamenti radicali nel mondo hanno inizio già qualche anno prima e possono essere circoscritti nei seguenti fenomeni:

1) 1979, Margareth Thatcher sale in carica, come primo ministro del governo inglese: l’Inghilterra è invasa da un’ondata di disoccupazione, l’Irlanda è in fiamme da anni e cova il dubbio che la polizia inglese abbia compiuto violazioni dei diritti civili su cittadini sospettati di appartenere all’IRA. Il mondo intero fa continui appelli alla Lady di ferro ad essere meno inflessibile con i detenuti irlandesi, ma anche con i minatori inglesi. Per tutta risposta, lei combatte contro tutti e stringe i cordoni della borsa. Nel 1984 l’IRA fa esplodere una bomba nell’hotel dove si sta svolgendo un congresso del suo partito e quasi la uccide;
2) 1977, con la presenza della Thatcher al governo inglese, si registra anche l’arrivo del Punk sulla scena musicale: i Sex Pistols sbalordiscono il pubblico cantando a squarciagola: “God save the queen/The fascist regime/They made you a moron/A potential H bomb/God save the queen/She's not a human being/and There's no future/And England's dreaming/…”. Il punk rivoluzionerà i paradigmi e darà origine a nuovi generi musicali;
3) 1981, Ronald Reagan fa il suo ingresso alla Casa Bianca, con la sua linea di governo conservatrice, liberista, che porta all’aumento delle spese militari accentuando l'interventismo americano;
4) 1982, inizia l’era dei computer: il Commodore 64, entra nelle nostre case (credo che il mio sia ancora sepolto da qualche parte) e ci traghetterà verso la nascita del world wide web, del 1991;
5) sempre quell’anno arrivano i compact disc a sostituire nastri e vinili.

E cosa accade in Italia?

Agli albori degli anni ’80, il Presidente della Repubblica è Sandro Pertini. Nel Paese, reduce da due anni dall’omicidio fascista di Fausto e Iaio, avvenuto a Milano, e con le periferie invase dall’eroina (che faceva tanto comodo alle mafie - solo alle mafie? Mah! - per tenere tutti sotto il suo potere), risuona ancora l’eco del terrorismo:
1) giugno 1980: un aeroplano esplode in volo e poi precipita nei pressi di Ustica: 81 vittime;
2) 2 agosto 1980:  alle 10 e 25, nella sala d’aspetto della stazione di Bologna, esplode una bomba. La violentissima deflagrazione coinvolge anche il convoglio dell’Ancona – Chiasso, in sosta al primo binario, di fronte alla sala d’aspetto. Totale delle vittime: 85 morti e 200 feriti. Avrei dovuto prendere quel treno per tornare a casa, dopo una breve vacanza sull’Adriatico. Senza saper spiegare perché, quella mattina, verso le 9, anziché dirigermi alla stazione di Rimini, come pianificato da mio fratello e il resto della compagnia, cambio improvvisamente strada e mi avvio alla spiaggia con la valigia in mano. Perdiamo il treno, ci salviamo la vita (forse)...
3) le Brigate Rosse continuano a colpire: circa 40 vittime, tra agenti di Polizia e Carabinieri, dirigenti d'industria, magistrati, politici, docenti universitari, medici e giornalisti. In quegli anni frequento il I Liceo Artistico Brera, con sede in via Hajech (lo stesso che frequentava Fausto Tinelli), davanti al quale sostano tutti i “santi” giorni le auto della Digos;
4) 1981: papa Giovanni Paolo II viene ferito gravemente da Alì Agca. Ricordo ancora lo stupore disegnato sul volto di mia madre;
5) 1981: scoppia lo scandalo della loggia massonica segreta P2 di Licio Gelli e salta il governo Forlani (DC);
6) 1983: Bettino Craxi diventa Presidente del Consiglio. Sono gli anni rampanti di Milano, nella fase pre-Tangentopoli, e ancora nessuno può, nemmeno lontanamente, sospettare che fine farà lo statista… Milano guida l’economia del Paese: dopo il buio plumbeo del terrorismo si riaccendono le luci, la città è in fermento, vengono avviati i lavori di ampliamento della terza linea metropolitana, ovunque spuntano mostre, vernissage, incontri, dibattiti letterari, si respira arte e cultura ovunque, la moda “detta legge”, sbocciano griffe in ogni angolo, le vie si riempiono di modelle che arrivano per le sfilate e di esperti della finanza, la gente si riversa nei locali, che spuntano come funghi (soprattutto nella zona Navigli, dove abito), a trascorrere la serata. Di lavoro ce n’è per tutti, ma accade qualcosa di inedito: il governo Craxi fa saltare la “scala mobile”, il meccanismo retributivo che adeguava gli stipendi al costo della vita, e contestualmente cresce l’offerta di lavoro non subordinato, a partita iva, o attraverso contratti che porteranno alla precarietà diffusa nel tessuto sociale. In quel periodo sto ancora frequentando Scienze Politiche, ma ho già iniziato il percorso lavorativo, appunto come free lance, per conto di alcune aziende che si occupano di ricerche di mercato e trascorreranno tanti anni prima di ottenere un regolare contratto di assunzione. Ma c’è un ulteriore aspetto da annotare in quest’epoca: cambia anche il modo di fare televisione: entra in scena Silvio Berlusconi;
7) primavera 1986: esplode un reattore nucleare a Cernobyl, in Ucraina. Il disastro provoca, nell’area limitrofa, migliaia di morti legate direttamente o indirettamente alle radiazioni, ma la “nube radioattiva” viaggia in tutta l'Europa. L’Italia viene colpita il giorno successivo, di domenica. Mi trovo a passeggiare in montagna, in un rigoglioso campo di narcisi appena sbocciati, situato sopra Bellano, nella provincia di Lecco, quando arriva un acquazzone improvviso. Su quel campo non è mai più spuntato un solo narciso, sono sbocciati altri fiori, ma di narcisi non se ne sono più visti, nemmeno ora, dopo ben trentun anni;
8) luglio 1987, decido di fare il “grande passo” e mi sposo;
9) gennaio 1989, nasce il mio primo figlio: Giacomo 
10) settembre 1990, nasce il mio secondo figlio: Andrea.



MUSICA:
Come sempre accade, nei periodi di grandi trasformazioni la musica non può che essere protagonista.

Concerto di Bob Marley a Milano, stadio S. Siro, 27 giugno 1980. Fonte: web

Vi dico già che l’evento più magico di quegli anni si consumerà il 27 giugno 1980. È un venerdì e intorno alle 16, in compagnia di mio fratello e un’amica, mi porto davanti ai cancelli di San Siro. Tempo un’ora e il prato è già pieno di gente. Alle 19, quando inizia la sfilata dei supporters, tra cui un meraviglioso Pino Daniele,  lo stadio è stracolmo. Si conteranno oltre  100 mila persone, tutte radunate intorno al palco e sugli spalti per il “miticoconcerto di Bob Marley, accompagnato dai Wailers e dalla moglie, Rita. Marley, col fisico già provato dalla malattia che lo ucciderà in meno di un anno, canterà per oltre due ore e, quando attaccherà Jamming, beh, non lo dimenticherò mai! E non pensate male di me, miei graziosi rospetti :-D, neanche il mio tricuspide avrebbe mai approvato certi sollazzi…

Un’altra tragica scomparsa nel mondo della musica avviene a dicembre dello stesso anno: un folle esplode cinque colpi di pistola contro John Lennon e lo uccide
Ma andiamo oltre.

Con Sex Pistols, Clash, Damned, Iggy Pop, Ramones…, si impongono nuovi generi e nuove formazioni. Sono anche gli anni delle alchimie sonore di Brian Eno, quelle di “Music for airports” per intenderci e, c’è un’altra band che ascolto con insistenza. Nel 1982 esce il loro doppio album, “The name of this band is Talking Heads”… e osservate il look di David Byrne e di Tina Weimouth


Al di là delle pietre miliari della pop music, capaci di shiftare su stili diversi senza perdere il proprio tratto identitario, come ad esempio David Bowie, gli altri artisti sono destinati a cristallizzarsi. Nascono un’infinità di nuove band e di nuovi stili. La new wave si declinerà in mille modi diversi: si passa da “Message in a bottle” dei Police, a “Alive and Kicking”, dei Simple Minds e così via. Influenzata da mio fratello, che a metà degli anni ’70, aveva aperto una stazione radio dentro casa nostra, faccio scorpacciate di tutto: PFM, Weather Report, Banco del Mutuo Soccorso, Perigeo, De André, Eurythmics, INXS, U2, AC/DC, Spandau Ballet, Cure, Smiths, Ozzy Osbourne, Van Halen, Guns N' Roses, Bruce Springsteen, Prince, … e molto, molto altro: insomma, di tutto e di più!

Vi lascio la traccia di “Welcome to the jungle”, estratto dall’album “Appetite for Destruction”, pubblicato dai Guns N' Roses il 21 luglio 1987 e considerato uno degli album più venduti di tutti i tempi:


La disco music, non è mai stata il mio forte, però avrà due divi indiscussi: Michael Jackson (che in realtà si affaccia al palcoscenico fin da bambino) e una signora che diventerà un’icona vivente, anzi un vero e proprio caso (vincente) di marketing. 

Madonna, Rotterdam, agosto del 1987.
Fonte Wikipedia
Piaccia o non piaccia, Louise Veronica Ciccone, in arte Madonna, una self made woman, è l’artista femminile ad aver venduto più dischi nella storia della musica (oltre 95 milioni di album negli Usa, 350 milioni di dischi in tutto il mondo), la quarta artista con maggiori vendite in assoluto, e il suo look influenzerà, per molti anni, la moda internazionale.










CINEMA:
Le mie tappe imprescindibili (citarli tutti non si può):


1980: negli Usa, esce una commedia musicale diretta da John Landis e interpretata da John Belushi e Dan Aykroyd, che farà storia: “The Blues Brothers”. Avrò rivisto quel film almeno una decina di volte ;-)

Screenshot dal film Shining di Stanley Kubrick.
Fonte: Wikipedia
1980: sempre negli Usa, esce un altro film destinato a diventare un cult. La pellicola è diretta da Stanley Kubrick ed è basata sul romanzo omonimo scritto da Stephen King: Shining”. Appena esce nelle sale milanesi vado a vederlo con mia madre, è lei che mi ha appassionata ai thriller, e ne ricordo anche i minimi dettagli…  “Wen-dy!” :D  ;-)



Locandina di Fanny e Alexander. fonte: Coming soon

1982: Ingmar Bergman ci regala un altro capolavoro intriso di magia e poesia e nel quale i personaggi si muovono in una realtà che finisce per diventare sogno (non a caso la scena finale chiude sulla nonna che legge La vita è un sogno, di Calderon De la Barca): "Fanny e Alexander". Resterà in eterno nel mio cuore.












Screenshot da Scarface, di Oliver Stone e Brian De Palma, 1983.
Fonte: Wikipedia
1983: esce “Scarface”, un film brutale, feroce, girato e interpretato in modo magistrale, che detta le nuove linee guida per tutti i polizieschi a seguire. Ne rimango affascinata e un po' di quella ferocia finisce nel mio "Niente Panico".   




Screenshot da Ginger e Fred, di Fellini, 1985. Wikipedia
1985: l'eclettico Federico Fellini realizza una nuova pellicola con la quale denuncia, con veemenza, la cultura del consumismo e lo strapotere della pubblicità: "Ginger e Fred". Tra i tanti personaggi che popolano la trama c'è anche un nebuloso "cavalier Fulvio Lombardoni", e il regista entra nel mirino della feroce critica di Silvio Berlusconi. 




Screenshot dal film Il cielo sopra Berlino, di Wim Wenders. Fonte: Wikipedia



1987: Wim Wenders dirige un capolavoro assoluto, al quale mi appassiono senza resistenze: “Il cielo sopra Berlino”.

Dalla locandina di Donne sull'orlo di una crisi di nervi
di Pedro Almodovar, 1988. Fonte: 1filmalgiorno

1988: ho riso fino alle lacrime con "Donne sull'orlo di una crisi di nervi", la commedia che consacra definitivamente Pedro Almòdovar. Impossibile non citarlo! 





TV:

1981: il mio primo ricordo della TV di quegli anni sono i videoclip: esplode la moda dei filmati musicali. 
Su RaiUno, nasce uno splendido rotocalco settimanale, condotto da Carlo Massarini e che andrà in onda, nella tarda fascia oraria serale. È uno dei miei appuntamenti televisivi preferiti, ottima informazione musicale e presentazione di videoclip: Mister Fantasy.  
Su un'emittente locale, TeleradioMilano2, il batterista della PFM, Franz Di Cioccio, conduce il programma "Punk e a capo" nel quale scorrono i video di innumerevoli rock band: Led Zeppelin, Clash, Police, e così via. 

Screenshot di Magnum P.I., con Tom Selleck.
Fonte: Kiwireport

1981: sulla falsa riga del decennio precedente, continuano a imperversare le serie. Io seguo: Magnum P.I., Supercar, La signora in giallo, Mac Gyver, Star Treck, V- Visitor.

1983: sugli schermi di Italia 1, ha inizio la prima edizione di “Drive in”: si succedono, una dietro l’altra, una serie di rapidissime gag interpretate da uno stuolo di comici intervallate, sia da stacchetti ballati da procaci pin up mezze nude, che da abbondanti spot pubblicitari. 

1988: su Raitre debutta "La TV delle ragazze" (cliccate sul link per vedere lo spassosissimo sketch di Cinzia Leone e non ve ne pentirete ;-D Il video è degli archivi Rai), che consacrerà Serena Dandini come autrice e conduttrice di imperdibili programmi satirici di altissima qualità, una meraviglia che diventa subito un cult !

1989: ancora su Raitre, a notte fonda, va in onda “Fuori orario”. Ecco un altro mio appuntamento televisivo: mi piace un sacco far tardi seguendo la rassegna del cinema d’autore introdotta dalle riflessioni di Ghezzi


TEATRO:
Salto a piè pari le sezioni Comics, Giochi e Videogames trattate da Moz, che lascio volentieri a bloggers molto più esperti e le sostituisco con il teatro. Cos’è andato in scena in quegli anni? Molte cose, e di altissima qualità. Ecco un piccolo, ma significativo assaggio delle tante opere cui ho personalmente assistito: 


1980: Franca Rame riporta in scena “Tutta casa, letto e chiesa”, e offre una carrellata di donne tutte diverse tra loro, per classe, età, ma tutte oppresse. Lei è fantastica e si ride, si piange, si ride,… Dico solo che a fine spettacolo, mia sorella e io abbiamo tracce di rimmel ovunque :-D 

1980Giorgio Strehler riporta in scena “L’anima buona di Sezuan”, di Bertold Brecht e al fianco di attori quali, la splendida Andrea Jonasson, Renato De Carmine, e molti altri, introduce un cantante sul quale non avrei scommesso un centesimo: Massimo Ranieri. La grandezza del regista, che non è nuovo a questi ripescaggi (lo aveva fatto anni prima anche con Milva), è di saper far emergere il meglio dai suoi attori e ci riesce sempre, anche in questo caso, tra l’altro con una trama difficile e un finale addirittura spiazzante: applausi a scena aperta, oserei direi che il Teatro Lirico tremasse. Ah, dimenticavo: i costumi di scena sono di Luisa Spinatelli, la mia “prof” di ornato disegnato, al liceo.

1981: mi reco al Teatro degli Elfi dove danno un musical, “Sogno di una notte d’estate”, tratto da una delle più buffe commedie di William Shakespeare (“Sogno di una notte di mezza estate”), che ha come regista un giovane Gabriele Salvatores, e tra gli attori, un potente e capelluto Claudio Bisio, che vestirà i panni dell’elfo Puck, una fantastica Cristina Crippa, e un meraviglioso Elio De Capitani, insieme a molti altri.  Platea gremita, vivissimo successo. 

Carmelo Bene, in Amleto, 1961, Roma.
Fonte: Wikipedia

1983: Carmelo Bene (di cui ero già follemente innamorata, fin dal suo apparire sugli schermi Rai, nel lontano 1974, con “Quattro modi di morire in versi”, dedicato ai poeti Majakovskij, Blok, Esenin e Pasternak) arriva al Teatro Lirico di Milano con il “suo” Macbeth e io mi precipito a vederlo. Dite ciò che vi pare, per me Carmelo Bene era e resta un mito!










LETTERATURA:
Impossibile ricostruire in questo post i tanti libri usciti e letti in quel periodo così fecondo. Senza voler fare un torto a nessun autore, posso sostenere fuori da ogni dubbio che in quegli anni mi sono immersa soprattutto nella letteratura sudamericana, portoghese e spagnola (saggi, romanzi e poesie). Ecco un breve elenco:


Gabriel Garcia Marquez (“Cent’anni di solitudine”; “Nessuno scrive al colonnello”; “Cronaca di una morte annunciata”; “L’amore ai tempi del colera”); Manuel Scorza (“Rulli di tamburo per Rancas”; “Storia di Garabombo l’invisibile”; “Cantare di Agapito Robles”; “La vampata”); Jorge Amado (“Gabriella, garofano e cannella”; “Donna Flor e i suoi due mariti”; “Teresa Batista stanca di guerra”; Isabel Allende (“La casa degli spiriti”; “D’amore ed ombra”; “Eva Luna”; “Eva Luna racconta”;…); José Saramago (“Memoriale del convento”); Fernando Pessoa (“Una sola moltitudine”; “Il libro dell’inquietudine”); Federico Garcia Lorca (“Tutte le poesie”; “Poesie inedite”); Carlos Castaneda (“Gli insegnamenti di Don Juan”)


FOTO:

Sì, è una foto del 1991, perdonate :D
Non ricordo bene in quale luogo sia stata scattata, ma so perfettamente che mi trovavo in compagnia di una carissima amica…

Spero che il post vi sia piaciuto, io mi sono divertita molto a realizzarlo e adesso non mi resta che nominare i fantastici blogger che proseguiranno il gioco:

- Cristina Cavaliere: se anche fossi già stata nominata, non ho letto il tuo post, per cui rilancio ;-)
- Marco Lazzara
- Massimiliano Riccardi
- Giulia Pignatelli
- Maria Teresa Steri

29 commenti:

  1. Complimenti per la tua versione del meme :O Hai saputo fondere atmosfere, fatti e esperienze personali in modo accattivante!
    Molti film e artisti musicali per me sono "arrivati" in seguito, ma adoro pressoché tutti i titoli che hai citato *__*
    Sulle letture invece, io ho avuto "il grande blocco" verso letteratura sudamericana in passato XD ma sto cercando di recuperare, quindi prenderò spunto!
    Ciao e buona serata ^_^

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    1. Che piacere trovarti qui, Gloria e grazie di questo bel commento! ^_^
      Ho un po' stravolto il format, in effetti, e di sicuro il post è un po' lungo, però non me la sentivo di sorvolare sugli accadimenti di quegli anni e sono felice che tu l'abbia apprezzato! Mi fa anche "piacerissimo" che condividiamo gli stessi gusti musicali :-)) Se posso suggerire un paio di autori sudamericani da cui partire, direi Marquez e Scorza... credo... ;-)
      Buona serata e grazie ancora! ^_^

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    2. Apprezzo i tuoi consigli sugli scrittori, con Marquez ho avuto troppi anni fa una discussione e un'interruzione XD Credo sia arrivato il momento di riappacificarmi con lui :D E Scorza già mi aveva incuriosita *__*
      Merci! ^_^

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    3. Grande Glò! ^_^
      poi mi piacerebbe leggere cosa pensi di Scorza
      Buona giornata e buon tutto!

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  2. Caspita, pure la storia collettiva del decennio sei riuscita ad assemblare. Davvero fenomenale! Ho notato che abbiamo però una diversa suddivisione dei decenni, in caso contrario avrei citato anch'io "Shining", uno dei miei film preferiti. Io suddivido così: 1971-80, 1981-90, ecc.
    Di "Fanny e Alexander" conservo invece in memoria la versione televisiva, lunga il doppio del film che è una sua riduzione. Nella versione cinema sono state eliminate tutte, o quasi, le parti di teatro.
    Grazie per aver accettato di partecipare e per il link al mio blog :-))

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    1. Eheheh, sono terribile, ma non ho resistito! D'altronde, tu mi hai servito un piatto succulentissimo e... :-D
      La suddivisione giusta è la tua, chiaramente, ma non volevo perdere l'occasione di parlare del 1980 ;-)) La versione estesa di "Fanny e Alexander" me la sono persa :0

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  3. Un post davvero completo, del resto a livello politico e sociale è stato un decennio formidabile. Quindi come darti torto se hai inserito anche questi aspetti che hanno influito così tanto sulle nostre vite? Difficile sintetizzare in un post, ma ci sei riuscita molto bene!
    Mi hai fatto ricordare il teatro, io avevo l'abbonamento al Teatro Nazionale in piazza Piemonte e quindi andavo spesso anche agli spettacoli pomeridiani.
    In foto sei molto diversa, sembri proprio un'altra persona!
    P.S. Grazie per la nomination, sono a quota 3. ;-)

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    1. Mah, per me è normale approcciare un argomento attraverso una sorta di scheda sinottica, così ho pensato di mixare la cronaca con la mia vita privata ;-D
      Sai che nell'82, al Nazionale, andò in scena l'Otello, con uno straordinario Vittorio Gassman e Pamela Villoresi? Chiaramente fu stupendo! Eri andata a vederlo anche tu? Magari ci siamo incrociate :-)
      Ah, la foto... è molto semplice, avevo 27 anni, oggi ne ho 53: si invecchia, cara Cristina! :-D
      Ps: 3 nomine? Perbacco :-D

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  4. Aaah, perbacco! Per non andare troppo sul personale avevo in mente di affrontare il meme con lo stile che hai usato tu. In ogni caso me lo sono goduto e ho rievocato tante cose care. Cercherò di essere al tuo livello. Ti ringrazio per il passaggio di testimone. Anticipo che per me gli anni '80 hanno significato molto, la mia adolescenza e il traguardo e superamento dei ventanni, con tutto quello che comporta.

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    1. Se anche a te piace esporre in questo modo gli anni '80, dovresti farlo, Massimiliano! Ognuno di noi ha la propria esperienza, che è unica e irripetibile. Io nel 1980 avevo 16 anni (sono nata il 23 dicembre del '63) e nell'arco di quei 10 anni sono accadute tante cose importanti, per cui capisco bene! Inoltre, mi è piaciuto molto rielaborare quel periodo. .. aspetto di leggere il tuo post! :-)

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    2. Lo farò, subito dopo questo appena pubblicato in merito al gioco narrativo lanciato da Patricia Moll, è doveroso. Un abbraccio Clementina.

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    3. Presto arrivo a leggere anche questo tuo nuovo post, allora! Ricambio l'abbraccio virtuale :-)

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  5. Caspita, Clementina, complimenti! Questo è un vero e proprio quadro variopinto di un'epoca, molto più che un collage di ricordi. Molto accurato e piacevole da leggere! E grazie mille per la "nomina", vedrò cosa riuscirò a tirare fuori dalla memoria di quegli anni :)

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  6. Ciao, Maria Teresa! :)) Prima di tutto, ti ringrazio tantissimo dei complimenti, che fanno sempre tanto bene e poi, quando arrivano da blogger favolosi come tutti voi, sono ancora più toccanti! Mi sono permessa di farti una sorpresa nominandoti, ma non davo per scontato che avresti accettato di partecipare, quindi ora che leggo il tuo proposito sono contentissima. Buon proseguimento di serata e a presto! :-)

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  7. Eccomi qui, mi è piaciuta molto la rielaborazione del mio meme!
    Un tuffo vero e storico negli anni '80, senza risparmiare le pagine critiche.
    Davvero un bel post! Grazie ancora per aver partecipato!! :)

    Moz-

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    1. Grazie a te, Miki, a te va il merito di aver lanciato questo strepitoso meme!!! ^_^

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  8. Ciao Clementina, hai trasformato il semplice gioco-meme del Moz in qualcosa di davvero sontuoso!
    Grazie per avermi nominato, ma temo di non poter partecipare, essendo nato nel 1984 i miei ricordi degli anni '80 sono estremamente limitati (Paolo Bonolis a Bim Bum Bam, il Drive-in, il Benny Hill Show e poco altro).

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    1. E come darti torto? Scusami, Marco, mi ero dimenticata che fossi così giovane! ^_^ Comunque, Benny Hill Show era divertentissimo :-D
      Grazie mille del commento è a presto!

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  9. Molto intensa questa carrellata così piena di ricordi.

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    1. Ciao Sandra, che bello trovarti qui, dopo che ci siamo viste alla presentazione di Cristina: benvenuta sul mio blog!!! :-))
      Densa, densa. E pensa che mi sono trattenuta :D
      Partecipa anche tu, dai... intanto, vengo presto a trovarti sul tuo blog!

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    2. Già fatto, fai scorrere il mio blog e lo trovi, ero stata nominata presto da Nadia.
      PS. Ma ti sei sposata giovanissima.

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  10. Ma come fai??? Se chiedessero a me di raccontare qlcs degli anni 80 direi: ah si c'ero anch'io!

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    1. Ahahahahahahahahah! Che bugiarda! :D ;D
      Un giga-abbraccio, mia cara Eli!

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  11. Punk e a capo! Fantastico! Ma cosa sei andata a ripescare! E' stato un programma fondamentale, insegnamenti da mandare a memoria.
    E che invidia per il concerto di Bob Marley! Credo che 100mila persona San Siro non le abbia mai fatte, nemmeno con Springsteen nel 1985 o con Bowie nel 1987...

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    1. Ma grande! ^_^ Pensa che Punk e a capo me lo ha fatto tornare alla memoria mio marito. Ma te lo ricordi? Era mitico!
      Il concerto di Marley rimarrà nel cuore finché vivrò. Ti giuro, non ho mai visto S.Siro così pieno. Mai! Senza voler togliere niente al Boss o al meraviglioso David. Praticamente era strapieno già nel primo pomeriggio :)

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    2. Mi ricordo anche che Di Cioccio usava dei bellissimi mix italiano-inglese.... del tipo "un artista della madonna" diventava "un artista of the madon" ^_^

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  12. leggermente in ritardo Clementina, perdona! :)
    Bella carrellata tra storia e attualità e storia personale.

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    1. Non scusarti di nulla, Pat: sei sempre la benvenuta e grazie del graditissimo complimento! :-))

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dani.sanguanini@gmail.com